Daniel Rabiczko
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Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Un sud antico coltivato a grano
Un sud antico coltivato a grano
Che senso ha dire che sono un italiano
Che senso ha dire che sono un italiano
Se le mie mani scavano da sempre
Un suolo aspro coltivato a grano
Madre e i tuoi occhi sul senso delle cose
Madre e le mura di queste quattro case
Che poi qualcuno comunque c'ha vissuta
È stata dura ma non ha mai ceduto
È stata dura e la terra è stata tutto
Se pregheremo darà pur qualche frutto
Madre col treno io me ne andrò lontano
Sarò soldato oppure carpentiere
E tornerò con qualche lira nella mano
E ne berremo fino a stare male
Che tutto questo dovrà pur finire
Che dovrà starci un modo per campare
Madre la terra è coltivata a grano
Quaggiù restare significa morire
Ma coi tuoi occhi amari come il fieno
Non mi hai mai detto al mondo come stare
E prenderò la via per la statale
E dopo la Puglia mi aspetterà il Molise
E forse a Roma troverò fortuna
E passerà pure la voglia di tornare
E sarò solo un punto nelle cose
E là nessuno saprà già il mio nome
Ne' quanto è stato dolce ma anche vano
Vivere i campi e coltivarli a grano