Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi
Sono un orfano di acqua e di cielo
Un frutto che da terra guarda il ramo
Orfano di origine e di storia
E di una chiara traiettoria
Sono orfano di valide occasioni
Del palpitare di un'idea con grandi ali
Di cibo sano e sane discussioni
Delle storie, degli anziani, cordoni ombelicali
Orfano di tempo e silenzio
Dell'illusione e della sua disillusione
Di uno slancio che ci porti verso l'alto
Di una cometa da seguire, un maestro d'ascoltare
Di ogni mia giornata che è passata
Vissuta, buttata e mai restituita
Orfano della morte, e quindi della vita
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Sono orfano di pomeriggi al sole, delle mattine senza giustificazione
Dell'era di lavagne e di vinile, di lenzuola sui balconi
Di voci nel cortile
Orfano di partecipazione e di una legge che assomiglia all'uguaglianza
Di una democrazia che non sia un paravento
Di onore e dignità, misura e sobrietà
E di una terra che è soltanto calpestata
Comprata, sfruttata, usata e poi svilita
Orfano di una casa, di un'Italia che è sparita
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Una buona idea
Una buona idea
Una buona idea