Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Daniel Rabiczko
Kalimera amico mio
Così sia e facciamo presto
Che in questi tempi di frontiera
L'asfalto resta sotto il sole
Sulle torri all'Italsider
La pianura va a bruciare
Quando in nome del consumo
C'è anche chi deve morire
Maria che ci consoli
Per i campi abbandonati
Terra e notti di lavoro
E neanche fame di memoria
In un buio senza storia
Maria vergine Maria
Apparsa in un supermercato
Siamo quindi tutti uguali
O così ci hanno voluto
Kalimera amico mio
E a questo popolo venduto
A questi figli senza padri
A questi padri senza scopo
Maria che ci consoli
In questa notte artificiale
Dalle stanze di tortura
Della televisione
Voglio indietro il mio pudore
E dammi indietro ciò che è mio
E tieni il pane quotidiano
Fatto di mediocrità
Che sembra dolce e invece è amaro
Che sembra dolce e invece uccide
Dov'è innocente anche ammazzare
Apre i denti mentre ride
E ride perché non sa amare
Maria piena di grazia
Dammi indietro le mie mani
Per costruire il mio passato
Che mi servirà domani
Voglio indietro le mie mani
Maria dei santi e degli oppressi
Maria della rivoluzione
Brucia come fossi un faro
E fa che paghino anche il conto
E fai che il conto sia il più amaro
E fai che il conto sia il più amaro