Stefano Borgia
Stefano Borgia
Stefano Borgia
Stefano Borgia
Stefano Borgia
Stefano Borgia
Stefano Borgia
Stefano Borgia
Stefano Borgia
Colui che ai cuori diventati roccia ruvida
... i dolori duri di corteccia
E a mani aperte fece suo il dolore
E si lasciò ammansare, ma intimorire mai
Colui che fu più razze in una faccia unica
Portando colpi ed altri sulle braccia
Spezzò per primo le catene e il pane
Con chi lo pianse e chi poi rinnegò il suo nome
E quando lui si gonfiò le narici con l'ultimo vento
Perfino il sole si chinò come il suo viso in un tramonto
La terra, il mare e il cielo
Si stesero ai suoi piedi
E lui si sentì solo
Ma solo un attimo
La terra, il mare e il cielo
Gli furono vicini
E lui si sentì solo
Ma solo un attimo
La terra, il mare e il cielo...
Saliva in mezzo a mani tese a cui
Lui diede sempre più di quanto chiese
E si piegò sulle ginocchia amare
In nome di suo padre e poi lo supplicò
E quando l'ultimo sussulto fece trasalire il giorno
Anche le nuvole più bianche piansero sul mondo
La terra, il mare e il cielo
Si stesero ai suoi piedi
E lui si sentì solo
Ma solo un attimo
(La terra, il mare e il cielo
La terra, il mare e il cielo
La terra, il mare e il cielo
La terra, il mare e il cielo)
(La terra, il mare e il cielo)
E siamo ancora noi
(La terra, il mare e il cielo)
Quelli che uccisero
(La terra, il mare e il cielo)
Sono gli agnelli suoi
(La terra, il mare e il cielo)
Che lo trafissero
(La terra, il mare e il cielo)
Che lo tradirono
(La terra, il mare e il cielo)
Che lo derisero
(La terra, il mare e il cielo)
E questi figli suoi dimenticarono
La terra, il mare e il cielo
La terra, il mare e il cielo
La terra, il mare e il cielo
La terra, il mare e il cielo