Giorgio Laneve
Giorgio Laneve
Giorgio Laneve
Giorgio Laneve
Giorgio Laneve
Giorgio Laneve
Giorgio Laneve
Giorgio Laneve
Giorgio Laneve
Giorgio Laneve
Giorgio Laneve
Giorgio Laneve
In questo istante trovo, tornandomene a casa
Il vostro telegramma, signora
L'ho letto venti volte, non ci credo ancora
Ma è proprio scritto qua, signora
Questo vostro dolore io lo posso capire
Ma che ci posso fare?
Oggi voi comprendete che cosa voglia dire
Aver perduto lei, signora
Mi chiedete perdono di non aver capito
Cos'era il nostro amore, signora
Di quell'unica figlia vi siete fatta un mito
E la teneste stretta, signora
Non chiedetemi ciò che fu la mia vita
Da che siete riuscita a separarci
Non ne ho parlato mai, né verrò proprio ora
A raccontarlo a voi, signora
Avreste preferito, com'è nel vostro stile
Che ve la prendesse un destino
Diverso, inconsueto, certo più signorile
Morire d'amore è meschino
Che l'abbiate perduta così o diversamente
Vi può fare meno male
Ha deciso da sé, coscientemente
Dovrete rassegnarvi, è fatale
È troppo tardi ormai, più nulla da fare
Invecchierete là, da sola
Che si può dire? Se n'è voluta andare
Io non vi posso aiutare
Col vostro breve annuncio voi me l'avete tolta
Definitivamente ancora
È troppo amaro perderla una seconda volta
Voi lo capite, vero, signora?
In questo istante trovo, tornandomene a casa
Il vostro telegramma, signora
L'ho letto venti volte, non ci credo ancora
Ma è proprio scritto qua, signora
Questo vostro dolore io lo posso capire
Ma che ci posso fare?
Come me comprendete che cosa voglia dire
Aver perduto lei, signora
Signora was written by Giorgio Laneve.