Mandura

[Testo di "Mandura"]

[Strofa 1]
In una nazione di nome Mandura
Viveva un sovrano chiamato Paura
Di certo non era il suo vero nome
Ma è ricordato con quel soprannome

[Strofa 2]
La storia non dice chi glie l'abbia dato
Però resta il fatto che fu appropriato
Se proprio volete la mia opinione
A dargli quel nome fu la popolazione

[Strofa 3]
Costui ripeteva tra i suoi cortigiani:
"Non esser severi non è da sovrani
Credetemi pure, governa sicuro
Chi ha polso fermo, chi ha pugno duro"

[Strofa 4]
Diceva ai ministri: "Non serve spiegare
Il popolo deve lasciarsi guidare
Se non lo si sgrida fa solo capricci
E se non vi teme combina pasticci"

[Strofa 5]
Pensava: "Un suddito è come un bambino"
Infatti non popolo, ma popolino
Veniva chiamata la gente a Mandura
Dal suo sovrano di nome Paura

[Strofa 6]
E promulgò leggi per tutti e per tutto
Persino su come tagliare il prosciutto
Su come parlare, vestire e suonare
E guai se qualcuno osava sgarrare

[Strofa 7]
Con gli anni a Mandura successe una cosa
Davvero incredibile e molto penosa
Poiché per paura tremava la gente
Ogni abitante diventò balbuziente

[Strofa 8]
Esprimersi era un duro mestiere
In breve, ciascuno finì per tacere
E chi non articola, è ormai risaputo
In men che si dica diventerà muto

[Strofa 9]
Così più nessuno sapeva parlare
E i bimbi crescevano senza trovare
Chi a loro insegnasse cos'è il bene e il male
Che l'uomo è diverso dall'animale

[Strofa 10]
"Chi tace acconsente", pensò re Paura
"Timor di castigo è un'ottima cura
Il mio popolino è più muto di un pesce
Son stato assai duro e non mi rincresce"

[Strofa 11]
Così quel sovrano, soltanto severo
Ridusse ad un gregge un popolo intero
E quando i vicini gli mossero guerra
Il popolo tutto fuggì sotto terra

[Strofa 12]
Perdendo il suo regno pagò amaramente
Lo scotto di aver reso vile la gente
Poiché al suo popolo, il re di Mandura
Insegnò soltanto ad avere paura

[Strofa 13]
Qui termino anch'io la mia canzone
Sperando sia chiara la sua lezione:
Non è certamente la severità
Che aiuta a forgiare la personalità