La ballata di un pezzo di pane

[Testo di "La ballata di un pezzo di pane"]

[Strofa 1]
Appena uscito da un forno incandescente
Fui comperato a un po' di lire da un cliente
Giunto a casa, fui riposto in un cestino
Certo ormai che avrei seguito il mio destino:
Esser mangiato fresco fresco ed apprezzato
Da quel tale che mi aveva comperato

[Strofa 2]
Ma, al contrario, forse per disavvertenza
Fui riposto in fondo in fondo a una credenza
Mi adeguai a quella nuova circostanza
Ma perdevo, a poco a poco, la fragranza
Io pensai che mi volessero serbare
Per la pappa che dovevan cucinare

[Strofa 3]
Passa un giorno, passa un altro, io aspettavo
Mi indurivo sempre più e mi invecchiavo
Aspettando di finire sbriciolato
Sopra un cibo che dev'essere impanato
Pangrattato
Certo, non era una fine gloriosa
Ma era pur sempre una fine decorosa

[Strofa 4]
Ma svanì anche quell'ultimo mio sogno
Di me nessuno, in quella casa, avea bisogno
Fu la mia fine la più assurda e la più infame
Che mai possa capitare a un po' di pane
Fui sollevato con trascuratezza
Feci un volo e finì nell'immondezza

[Strofa 5]
Ed è perciò che mi rivolgo a voi bambini
A nome di pagnotte e di panini
Non gettate manco un briciolo di pane
Può sfamare un passerotto fra il fogliame
Può finire nella ciotola di un cane
Può servire a non morir di fame