Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Il mare è bellissimo
È scritto dagli uomini
Le dita per leggere ne svelano il codice
Poi costruirono Atlantide
Io mi coprii gli occhi
Per non farmi prendere
Ma è stato impossibile
Essere sazio e purissimo
Così non ebbi paura
Ed inghiottii delle capsule
Per evitare il dolore ed ogni sfumatura
E la città sorse liquida
Enorme e senza ragione
Il genio dimentica sua figlia in prigione
E in tanto spreco di respiro umano
E intanto controllare gli occhi
E in tanto peso
Troppo il peso
Il filo è teso
E nei traccianti delle munizioni
Che danno luce all'orizzonte
La solitudine che morde e mette sete
Mette sete
E un viaggio senza destinazione
Significa
Destinazione
Così restammo in pochissimi
Ed io mi misi a chiamare
Ma non avendo risposte
Incominciai a camminare
Perché anche i ciechi dipingono
Senza una vera ragione
Per sentire il margine
Per lasciarsi vivere
E vide un mondo freddissimo
E nell'immaginazione
Le curvature del ghiaccio
Le nervature di un nome
L'indecisione dei semplici
Le navi in esplorazione
Ed in un sogno bellissimo
Sognò di fare di nuovo l'amore
E intanto si è fatto tardi
E tardi diventa legge
E attendere un'attesa sempre attesa
E intanto si è fatto tardi
Contando gli ultimi istanti
Provò ad invocare i santi
E vide un'alba bellissima
Un viaggio senza destinazione
Significa
Destinazione