Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
Paolo Benvegnù
E improvvisamente il silenzio
Lasciò parlare l'amore
Così lontano dalle nuvole
Così vicino al mare
Come affrontare l'impossibile che pure vuoi toccare
Come le stelle che si attraggono per esplodere e creare
E imparare a memoria i dipinti
Per quando non potrai vedere
E baciarsi le labbra nel sonno
Sentire il sapore gridare
Che il tormento ha piegato degli uomini
E che ad altri ha insegnato a guidare
Come le stelle che si assaltano per esplodere e creare
Inventa e spara per sentirti libero
Fai del silenzio un crimine
È semplice
Non dare alcuna spiegazione
La febbre è così dolce, la vita è avara
Non dare alcuna spiegazione
L'avete fatta pagare a mio padre
E a quelli che come lui
Hanno creduto alle parole perfette
E alle dighe per togliere la sete
E al mio maestro elementare
Che mi parlava delle stelle
E del rispetto per chi giudica
E dell'amore per chi non ha niente
Ma io sono molto più veloce
E non mi prenderete mai
Perché sono legato alla terra
E alla terra mai mi slegherei
Inventa e spara per sentirti libero
Fai del silenzio un crimine
È semplice
Non dare alcuna spiegazione
La febbre è così dolce, la vita è avara
Non dare alcuna spiegazione