Emanuele Dabbono
Emanuele Dabbono
Emanuele Dabbono
Emanuele Dabbono
Emanuele Dabbono
Emanuele Dabbono
Emanuele Dabbono
Emanuele Dabbono
Emanuele Dabbono
Emanuele Dabbono
Emanuele Dabbono
Il tuo cuore è una puttana
Il mio è un albergo
In cui non sai affittare nemmeno una stanza
Ho preso freddo stanotte a cercare le stelle
Era nuvolo come ogni notte
Dal 10 settembre
Forse la felicità ha un periodo di incubazione
Bisogna saper aspettare
Come anziani che han dato tutto
E sbagliano treno
Alla stazione?
Ma cosa vuoi saperne tu
Di come ci si sente?
A sentirsi abbandonati
A sentirsi un deficiente
Da soli in una stanza
A restare tutti appesi a
'Sti maledetti telefoni
Che vomitano niente
E lo spacciano per tutto
Con la vita in uno schermo
Che non mi somiglia per niente
E nonostante questo
Anche se non cambia le cose
Mi farei arrestare
Per passare un inutile
Istante in prigione con te
E non dirò che va bene
Non sorriderò per finta
Non accetterò scuse
Non parlerò per forza
Starò a ascoltare
Per capire che
Se fossi nato donna
Sarei stato più intelligente
Come quelle leonesse che ho visto
Lottare
Non arrendersi alla
Superficie delle cose
E cercarsi in una domanda di troppo
Non sentirsi mai a posto
Fino in fondo
E con la loro bellezza
Sconvolgere e scaldare questa Siberia di mondo
Questa miseria di mondo
Questa Siberia di mondo
Emanuele Dabbono released Siberia on Fri Oct 27 2017.