Piazza Connection

Sette di mattina sveglio
Ho dormito poco
Sognato peggio
L’incubo di alzarmi presto
Mi vesto e scendo
Porto Manila a scuola
La gente fuori grida che qua niente funziona, già
Ma per capire avrà il suo tempo
Oggi c’è il sole
Palermo dipinge il suo quadro di disperazione
Lei che non finge, mi sorride
Prendo il suo colore
Su quei fogli forse la città apparirà migliore
Primo caffè che toglie ruggine ai sogni
Rimo e sembra che il passato si rifugge nei fogli, beh
Il tempo passa
Lascia cocci di ricordi
Stralci che oggi rendo più importanti della caccia ai soldi
L’utopico futuro resta nell’oblio dei miei chissà
L’atipico immaturo è un vecchio saggio misto a Peter Pan
Come sempre vivo di miele e veleno
Degno figlio della City
Il Genio con la serpe in seno

RIT

E’ solo un altro giorno nella mia città
Un altro giorno fra chi se ne va e chi resta qua
Nell’attesa come panni stesi in un balcone
Siamo nuvole scottate dall’ultimo sole

Dalla Magione sulle version
Tra Garaffello, Zen e Borgo Vecchio chiamami Piazza Connection
Palermo “tutto porto”, tutto si prende
Dall’anima di chi rimane e soffre
Ma se la difende
Ogni problema ha una radice secolare
C’è chi dice di scappare e cerca dove pascolare
Stessa merda che rimane pure se il recinto è nuovo
Gratifica il lavoro mentre mortifica l’uomo
E chi rimane c’ha la pelle spessa
Anche se è devastato
Tra l’afa d’estate e la mafia di stato
Una corazza è messa in ogni piazza
Respiriamo ogni quartiere
Così cresciamo come l’edera fra le macerie
Cosa ti serve?
Lo stretto indispensabile
Per me sotto lo Stretto c’è l’indispensabile
Nasco dove ogni testa è un tribunale e dà giudizio
Resto a ballare a un passo dal precipizio

RIT

E’ solo un altro giorno nella mia città
Un altro giorno fra chi se ne va e chi resta qua
Nell’attesa come panni stesi in un balcone
Siamo nuvole scottate dall’ultimo sole
E’ solo un altro giorno nella mia città
Un altro giorno tra chi se ne va e chi resta qua
Palermo