Andrea Mirò & Enrico Ruggeri
Andrea Mirò
Andrea Mirò
Andrea Mirò
Andrea Mirò
Andrea Mirò
Andrea Mirò
Andrea Mirò
Andrea Mirò
Andrea Mirò
Andrea Mirò
Andrea Mirò
Andrea Mirò
Andrea Mirò
Andrea Mirò
Tanto difficile spiegare non è
Come un uomo timido ed insicuro
Per esser meglio di quello che è
Si comprò un sosia di acciaio puro
Sarà più bello che nella realtà
Sarà migliore in società
Gli farò prendere il posto mio
Perfetto come un Dio
Così decise, il momento arrivò
E prese tutto il materiale in centro
Per dieci notti, cento pezzi legò
E come dentro uno specchio si guardò
Tremando accese la piccola spia
Tolse il bollino di qualità
Lesse la formula di garanzia
Da qui all'eternità
L'uomo di metallo è meglio di me
Ha imparato a vivere tutto da sé
Meglio di ogni ipotesi quale che sia
Guarda come ride, vedi come ride
L'uomo di metallo è forte perché
Vive in una vita che vita non è
Senza solitudine lui che non ha
Né memoria né un'età
Uomo nuovo senza età
Sempre meno facile sapere di lui
Tutte le notti solo ad aspettarlo
Finché capì che i sogni cadono giù
Lui non sarebbe ritornato a casa più
Ha preso il volo la sua altra metà
Senza biglietto e senza pietà
Per non dividere il mondo con chi
Non sa come fare qui
Ma l'uomo di metallo dove sarà
Non ha più complessi di inferiorità
Senza solitudine lui che non ha
Né memoria né un'età
Uomo freddo senza età
Il rimpianto scende sulla bugia
Una vita grande ma non era la sua
Credeva fosse al posto suo
Perfetto come un Dio
Ma l'uomo di metallo dove sarà
Prende più di quello che la vita ci dà
Forte come il diavolo è andato già via
Non si sa se torna chissà se torna
L'uomo di metallo è andato perché
Vive una vita che vita non è
Senza solitudine lui che non ha
Né memoria né un'età
Uomo freddo senza età