Quante favole antiche
Che non sogno ormai più
Quanti amori perduti
Tra l'infanzia e Gesù
Io li porto nel cuore
Gocce di verità
La mia estate che muore
E che non tornerà
Resta un pugno di vita
E di vigliaccheria
E papaveri rossi
Lungo la ferrovia
Che volava lontano
Senza ma senza se...
Cerco ancora ma invano
La risposta ai perché
Stanno soffrendo e qualcosa di più
Sconfitti dai volti umani
Cercano quello che cerchi anche tu
Eppure li vedi strani
Cercano un poco di serenità
Sono figli di questo mondo
Orfani di patria e di libertà
Sono solo dei poveri in fondo
Vivono ai margini nell'ingiustizia
Nei bassi di vecchie stazioni
Oppure nei ghetti eterna immondizia
Vergogna di generazioni
Vivono in case chiamate pensioni
Se li guardi bene ti specchi
Vivono ai margini senza illusione
E la colpa è di essere vecchi
Quante volta ho sbagliato
Per cercare chissà
Quante volte ho cantato
Tra bugie e verità
E domani sereno
Volerò in braccio a Dio
Coi papaveri e il treno
Perché là è il posto mio
E domani sereno
Volerò in braccio a Dio
Coi papaveri e il treno
Perché là è il posto mio
Coi papaveri e il treno
Perché là è il posto mio