Gian Piero Alloisio
Gian Piero Alloisio
Gian Piero Alloisio
Gian Piero Alloisio
Gian Piero Alloisio
Gian Piero Alloisio
Gian Piero Alloisio
Gian Piero Alloisio
Gian Piero Alloisio
Gian Piero Alloisio
Anche questa sera la luna è sorta
Affogata in un colore troppo rosso e vago
Vespero non si vede, si è offuscata
La punta dello stilo si è spezzata
Che oroscopo puoi trarre questa sera, Mago?
Io Filemazio, protomedico, matematico, astronomo, forse saggio
Ridotto come un cieco a brancicare attorno
Non ho la conoscenza od il coraggio
Per fare quest'oroscopo e per divinar responso
E resto qui a aspettare che ritorni il giorno
E devo dire, devo dire che sono forse troppo vecchio per capire
Che ho perso la mia mente in so quale abuso od ozio
O stan cambiando gli astri nelle notti d'equinozio
O forse io, forse io ho sottovalutato questo nuovo Dio
Lo leggo in me e nei segni che qualcosa sta cambiando
Ma è un debole presagio che non dice come e quando...
Me ne andavo l'altra sera, quasi inconsciamente
Giù al porto a Bosphoreion, là dove si perde
La terra dentro al mare fino quasi al niente
E poi ritorna terra e non è più occidente:
Che importa a questo mare essere azzurro o verde?
Sentivo i canti osceni degli avvinazzati
Di gente dallo sguardo pitturato e vuoto...
Ippodromo, bordello e nordici soldati
Romani e Greci, urlate dove siete andati...
Sentivo bestemmiare in alamanno e in goto...
Città assurda, città strana di questo imperatore, sposo di puttana
Di plebi smisurate, labirinti ed empietà
Di barbari che forse sanno già la verità
Di filosofi e di eteree, sospesa tra due mondi e tra due ere...
Fortuna e età han deciso per un giorno non lontano
O il fato chiederebbe che scegliesse la mia mano, ma...
Bisanzio è forse solo un simbolo insondabile
Segreto e ambiguo come questa vita
Bisanzio è un mito che non mi è consueto
Bisanzio è un sogno che si fa incompleto
Bisanzio forse non è mai esistita
E ancora ignoro e un'altra notte è andata
Lucifero è già sorto e si alza un po' di vento
C'è freddo sulla torre o è l'età mia malata
Confondo vita e morte e non so chi è passata...
Mi copro col mantello il capo e più non sento
E mi addormento e mi addormento...
Bisanzio was written by Francesco Guccini.