Gian Piero Alloisio
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Gian Piero Alloisio
Gian Piero Alloisio
Gian Piero Alloisio
Gian Piero Alloisio
I giorni di cui stiamo raccontando
Sono malvagi, pieni di presagi e rotti
Segnati da una grande confusione
Da una pulsione a vivere le notti
Nei giorni di cui stiamo raccontando
Il gioco riesce ad occupare un certo posto
Alimentato dalla vita
Che va riempita quindi ad ogni costo
Che va riempita dunque ad ogni costo
Fino a quei giochi malandati e grassi
La specie umana si era data una scadenza
Nell’attitudine animale
A lavorare per riempire l’esistenza
Ma da quei giorni organizzati a nafta
Il tempo libero diventa il giustiziere
Che scaraventa dall’infamia originale
La razza umana nell’angoscia delle sere
Il tempo libero è la differenza
Tra quanto serva a un animale
Per riprodursi nella specie
E quel che invece resta all’uomo da pensare
Perché in quell’epoca dispersa
La scienza aveva rivelato
Che il caso ci ripose nel creato
Necessità mi spinse
E di un destino superiore mi convinse
Così nei giorni di cui stiamo raccontando
Il tasso alcoolico saliva sulle stelle
E dalle stelle fino ai numeri dei flipper
E da quei numeri tornava sulla pelle
Perché nei giorni democratici e totali
Lasciando gli abiti dei ricchi intellettuali
Il suicidio si perdeva fra le masse
Almeno in quello allora si era tutti uguali
Almeno in quello allora si era tutti uguali
E abbiamo detto dunque della decadenza
Della tendenza al pessimismo e al bere
Sembrerà quindi naturale presupporre
Che tutto il mondo fosse in piedi per cadere
Ma da quei giorni, organizzati e uguali
Ci arriva un senso disperato del dovere
Ogni mattina l’uomo si svegliava
Per continuare a fare il solito mestiere
Nel tempo libero facevo il musicista
Il mediatore tra l’istinto e la ragione
Fra i fuochi fatui di un progetto fatiscente
E i fuochi veri che portavano in prigione
Da tempo immemore facevo l’uomo solo
Capito poco dagli amici e dalla gente
Ma come Saul sulla strada di Damasco
Illuminato da uno spirito nascente
E la novella rivelata
Quel mio bellissimo Vangelo
Era la folla sterminata
Che si sgomenta sotto il nostro stesso cielo
Pieno di orrori e di promesse
Vivo nel branco devastato
E il caso mi ripose nel creato
Poi la necessità mi spinse
E di un destino superiore mi convinse
Spirito Tedesco was written by Gian Piero Alloisio.