Francesco Guccini
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Francesco Guccini & Juan Carlos Biondini
Francesco Guccini
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Francesco Guccini & Gianni Morandi & Lucio Dalla
Francesco Guccini
Francesco Guccini & Roberto Vecchioni
Modena City Ramblers & Francesco Guccini
Francesco Guccini
Francesco Guccini
Francesco Guccini & Gen Rosso
Francesco Guccini & Andrea Mingardi
Francesco Guccini
Francesco Guccini
Il treno, ah, un treno è sempre così banale se non è un treno della prateria
O non è un tuo "Orient Express" speciale, locomotiva di fantasia
L'aereo, ah, l'aereo è invece alluminio lucente, l'aereo è davvero saltare il fosso
L'aereo è sempre "The Spirit of Saint Louis", "Barone Rosso"
E allora ti prende quella voglia di volare che ti fa gridare in un giorno sfinito
Di quando vedi un jumbo decollare e sembra che s'innalzi all'infinito
E allora, perché non andare in Argentina? Mollare tutto e andare in Argentina
Per vedere com'è fatta l'Argentina...
Il tassista, ah, il tassista non perse un istante a dirci che era pure lui italiano
Gaucho di Sondrio o Varese, ghigna da emigrante, impantanato laggiù lontano
Poi quelle strade di auto scarburate e quella gente anni '50 già veduta
Tuffato in una vita ritrovata, vera e vissuta
Come entrare a caso in un portone di fresco, scale e odori abituali
Posar la giacca, fare colazione e ritrovarsi in giorni e volti uguali
Perché io ci ho già vissuto in Argentina, chissà come mi chiamavo in Argentina
E che vita facevo in Argentina?
Poi un giorno, disegnando un labirinto di passi tuoi per quei selciati alieni
Ti accorgi con la forza dell'istinto che non son tuoi e tu non gli appartieni
E tutto è invece la dimostrazione di quel poco che a vivere ci è dato
E l'Argentina è solo l'espressione di un'equazione senza risultato
Come i posti in cui non si vivrà, come la gente che non incontreremo
Tutta la gente che non ci amerà, quello che non facciamo e non faremo
Anche se prendi sempre delle cose, anche se qualche cosa lasci in giro
Non sai se è come un seme che dà fiore o polvere che vola ad un respiro
L'Argentina, l'Argentina, che tensione! Quella Croce del Sud nel cielo terso
La capovolta ambiguità d'Orione e l'orizzonte sembra perverso
Ma quando ti entra quella nostalgia che prende a volte per il non provato
C'è la notte, ah, la notte, e tutto è via, allontanato
E quella che ti aspetta è un'alba uguale che ti si offre come una visione
La stessa del tuo cielo boreale, l'alba dolce che dà consolazione
E allora, com'è tutto uguale in Argentina! Oppure, chissà com'è fatta l'Argentina
E allora... "Don't cry for me, Argentina"…
Argentina was written by Francesco Guccini.
“Argentina” è il racconto di un déjà-vu. Mi pareva di esserci già stato. Vedevo strade già conosciute, bar già frequentati. In qualcuno forse ero già entrato davvero. Non penso ad altre vite, ma a impressioni letterarie fugaci. Con Raffaella, mia moglie, abbiamo fatto anche un corso di tango.
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