Pierangelo Bertoli
Pierangelo Bertoli
Pierangelo Bertoli
Pierangelo Bertoli
Pierangelo Bertoli
Pierangelo Bertoli
Pierangelo Bertoli
Pierangelo Bertoli
Pierangelo Bertoli
Pierangelo Bertoli
Pierangelo Bertoli
Campi di zingari con sfere che predicono il futuro
Esseri timidi che cercano qualcosa di sicuro
Che ripagano a pronti contanti false lettere dall'aldilà
E decidono come importanti che la mano gli confermerà
Schiere di giudici s'affidano a stregoni stravaganti
Noti chirurghi che ricorrono a diagnosi negromanti
Se innocente finisci in galera è una zingara che giudicò
E magari una vecchia megera ha deciso chi ti operò
Buffi politici che credono nel mazzo delle carte
Chiedono tremuli se fare un sacrificio a Giove o Marte
Pronti a svendere qualche stalliere o anche fette dell'Umanità
Per qualcosa che possa servire a lasciarli dove sono già
Cori di amanti si circondano di filtri misteriosi
Corpi ormai logori s'abbuffano di cibi velenosi
Mentre sorge dal fondo dei secoli qualche dio che da la virilità
Tutto un mondo che crede agli oracoli s'incorona di imbecillità
Gente incredibile ti guarda dalle foto sui giornali
Giurano d'essere discesi dagli spazi siderali
Oggi il clero rimane impotente perché un giorno il potere sfumò
Mentre un tempo con gesto da niente risolvevano con un falò
Giovani reclute attente ai mutamenti del mercato
Comprano e vendono denaro nel momento divinato
Mentre un mare di piccoli sforzi si dichiara sconfitto di già
Una storia di corsi e ricorsi premia Giuda che la bacerà