Gerardo Carmine Gargiulo
Gerardo Carmine Gargiulo
Gerardo Carmine Gargiulo
Gerardo Carmine Gargiulo
Gerardo Carmine Gargiulo
Gerardo Carmine Gargiulo
Gerardo Carmine Gargiulo
Gerardo Carmine Gargiulo
Gerardo Carmine Gargiulo
Gerardo Carmine Gargiulo
Con l'espresso delle ventuno
E il migliore vestito blu
Dal paese venivo su
Di speranze ne avevo tante
Di illusioni qualcuna in più
Ma la colpa era della mia gioventù
Con un libro di poesie
Che a memoria sapevo già
Con in testa le melodie
Di una terra senza pietà
Mi dicevo: "Ho lasciato il sole
Nella nebbia mi perderò"
Com'è lunga la salita fino al nord
E va', corri corri, treno, incontro alla città
E va', nelle pieghe della notte, corri e va', corri e va'
Poi nel traffico di Milano
Quante cose che imparerò
Qui nessuno può andare piano
Se ti fermi non parti, no
Quanta gente c'è in piazza Duomo
Ma paura io non ne ho
Con le unghie e con i denti lotterò
E va', corri corri, treno, incontro alla città
E va', nelle pieghe della notte, corri e va', corri e va'
Far l'artista oggi in galleria
Porte in faccia una quantità
Cameriere poi in trattoria
Di promesse non puoi campa'
E mia madre che scrive: "Torna"
Ho giurato, non tornerò
Corri, treno, corri presto fino al nord
L’espresso Delle 21.00 was written by Gerardo Carmine Gargiulo.