(Lavorare ti fa male
È una cosa naturale
Dacci retta, non strafare
Lascia tutto e vieni al mare)
Tra carte e cartelline
Matite e matitine
Ho preso un colorito
Grigio pallido sbiadito
Ho gli arti rattrappiti
Depositi d'artiti
La testa per rialzarla
Devo prima un po' girarla
Ho l'occhio dilatato
Son anche un po' ingrassato
Si vede a prima vista
Che io faccio l'impiegato
(Lavorare ti fa male
È una cosa naturale
Dacci retta, non strafare
Lascia tutto e vieni al mare)
La macchina è già pronta
Il gomito che spunta
I soldi son qui sotto
Ben nascosti nel cruscotto
Le code all'autostrada
Mi gridano: "Ma vada!"
La gomma s'è bucata
In tre minuti l'ho cambiata
Una paletta rossa
Mi ferma ad un sorpasso
Ma in fondo tutto questo
Non è altro chе uno spasso
Ti vacanzi tu
Mi vacanzo anch'io
Lavoro tutto l'anno
Sarà un diritto mio!
(Lavorare ti fa male
È una cosa naturale
Dacci rеtta, non strafare
Lascia tutto e vieni al mare)
La vite ed il bullone
Son dentro un capannone
Motori da oliare
Paraurti da rifare
C'è l'aria un po' inquinata
La mensa surgelata
Giornate un po' nevrotiche
E nottate poco erotiche
Son qui al mattino presto
Perché sono richiesto
Però io me lo sento
Mi daranno un bell'aumento
(Lavorare ti fa male
È una cosa naturale
Dacci retta, non strafare
Lascia tutto e vieni al mare)
Che bello pasteggiare
Al mare e poi a ballare
La faccia è già abbronzata
E la camicia ben slacciata
Gli zoccoli e gli occhiali
Entrare nei locali
Il rito del saluto
Con il fiato trattenuto
Sedersi a un tavolino
Gelato e bicchierino
Guardare le ragazze
Poi aggirarsi con le pazze
E ti vacanzi tu
Mi vacanzo anch'io
Lavoro tutto l'anno
Sarà un diritto mio!
(Lavorare ti fa male
È una cosa naturale
Dacci retta, non strafare
Lascia tutto e vieni al mare
Lavorare ti fa male
È una cosa naturale
Dacci retta, non strafare
Lascia tutto e vieni al mare)
Ti vacanzi tu, mi vacanzo anch’io was written by Ugolino (ITA) & Marcello Faneschi.
Ti vacanzi tu, mi vacanzo anch’io was produced by Mariano Detto & David Zard.