Andrea Lo Vecchio
Andrea Lo Vecchio
Andrea Lo Vecchio
Andrea Lo Vecchio
Andrea Lo Vecchio
Andrea Lo Vecchio
Andrea Lo Vecchio
Andrea Lo Vecchio
Andrea Lo Vecchio
Oh no, no, no
Come farò?
Ci sono tante, troppe cose
Che non so
Non voglio fare
Come l’altra gente
Che parla tanto
Senza saperne quasi niente
In India, sì, ci sono stato
È un gran bel posto
Di miseria ammalato
Vecchia Inghilterra
Sarò sincero
La fame e il male lì
Si debbono al tuo impero
A una bambina qualche rupia
L’ha presa al volo e subito è scappata via
Gli altri più grandi l’hanno inseguita
L’hanno raggiunta e per quei soldi l’han picchiata
Gli Stati Uniti, che gran paese
Ma è solo l’uomo quello che ne fa le spese
Schiacciato, oppresso, senza ragione
Il suo tiranno lì si chiama produzione
E il dio denaro è un dio che uccide
Non c’è pietà né umanità in chi lo segue
E un giorno scopri
Che c’è dell’altro
Così ti droghi o bevi
Per non fare il salto
Un vecchio cade sul marciapiede
Nessuno accorre, chi passa non lo vede
E chi si cura di un ubriaco?
Il camion che tira su i morti è già passato
La Russia invece è un sogno antico
La vecchia amante che col tempo mi ha tradito
Son tutti uguali, è la verità
Ma il livello è quello della povertà
E guai a chi parla, a chi reagisce
Per il suo bene il suo partito lo punisce
Di quel che ha deve esser sazio
Prima di tutto le armi atomiche e lo spazio
Ricordi il tizio che ci diceva
Quanta miseria intorno a lui cresceva?
A casa sua ci ha invitato
E il giorno dopo già l’avevano arrestato
E forse vedo un po’ più chiaro
Anche se in bocca sento il gusto dell’amaro:
Non c’è modello in questo mondo
L’umanità non sta più a galla
Va giù a fondo
Ma ho un dovere verso mio figlio
Di tramandargli il mio messaggio come appiglio:
Ama il tuo mondo più di te stesso
Prendi coscienza e non confonderlo con Cristo