Modena City Ramblers
Modena City Ramblers & Francesco Guccini
Modena City Ramblers
Modena City Ramblers
Modena City Ramblers
Modena City Ramblers
Modena City Ramblers
Modena City Ramblers
Modena City Ramblers
Modena City Ramblers
Modena City Ramblers
Modena City Ramblers
Modena City Ramblers
Modena City Ramblers
Modena City Ramblers
L'estate del '44
Fu la più calda di tutto il secolo
Perché vent'anni di fame e miseria
Per le visioni in camicia nera
Che ci portarono in mezzo a una guerra
A cui ribellarsi era cosa seria
E la montagna fu madre
Dei combattenti bambini
Silvestro era un uomo grande
Che conosceva espedienti a memoria
Come un albero ed il suo nome
Non si piegava alle intemperie
E così alle dittature
E alla propaganda esaltata
Che assicurava grandezza
Dove grandezza non c'era
Ma i tedeschi che sparavano
E gridando distruggevano
E le donne che imploravano
I bambini che piangevano
E le case che bruciavano
Ed i fuochi divampavano
E le donne che imploravano
I bambini che piangevano
Noi, saremo soli
A portare la croce e la storia
Noi, saremo soli
Contro uomini senza memoria
Quella notte a San Severo
Si aspettava una rappresaglia
Silvestro impaurito
Non stette a pensare
Con sua moglie e i suoi otto figli
Lasciò il paese e la casa
Per passare la notte
Nella boscaglia
La notte passò in fretta
Tra il freddo e qualche favola
Ma sembrò la più bella di tutte
Col suo cielo d'estate
Non si sentì alcun rumore
Dal paese lasciato
Silvestro decise che sarebbe tornato
Ma i tedeschi li aspettavano
Ed i padri catturarono
E le donne che imploravano
I bambini che piangevano
E nel bosco li portarono
E poi dopo li bendarono
E da bestie fucilarono
Venti padri che morivano
Noi, saremo soli
A portare la croce e la storia
Noi, saremo soli
Contro uomini senza memoria...
(Grazie a Teo, Morner e alex '89 per questo testo)