Maurizio Gucci

[Testo di "Maurizio Gucci" ft. Slam aka Hysteriack]

[Intro: Enema SDO]
Tu-tu-tu-tu-tu
Ehi, ehi
Stoned Saints Records, Zio Mario Records
Tu-tu-tu-tu-tu
Ehi, è finita la pacchia
È finita la cazzo di pacchia
Rendiamo un po' di rap
Dopo tutti 'sti ritornelli, tutte 'ste barre di merda
Tutte 'ste strofe del cazzo, tutti 'sti rappers di merda
Ci siamo noi
Yeah, ah, ehi, yeah, ah, ehi

[Strofa 1: Enema SDO]
Per fare spicci basta poco, basta fare il cameriere
Per sbocciare e fare i ricchi non basta una Belvedere
La disoccupazione vi ha dato un bel mestiere
Non potete fare i boss sе vostro padre è finanziere
Stai a vеdere, stile di vita come fossi ricco
Mentre prendo a calci in culo l'ennesimo convinto
Tutte 'ste cazzate, boy, non mi hanno mai convinto (Mai)
Ho spinto sempre il doppio e voi ancora mettete l'intro (Ancora l'intro)
Ah, l'avere ragione è quello che conta e mi capisco (Eh sì)
Non basta essere bravo per essere visto (No)
Per questo non vi disso
Perché le attenzioni alle puttane le dà solamente il fisco
Col tuo disco hai fatto fiasco, boy
Anzi non era un disco, anzi non era un cazzo
Mi faccio il mazzo e con 'sta merda mi rilasso
Prima dammi del Lei e poi torna a guardare in basso
Ti strappo le penne e le metto dentro gli astucci
Vi rimando tutti a scuola con i vostri amici bullshit
'Sta roba non è tua, quindi è meglio se rinunci
Le prendi dalla tipa e finisci Maurizio Gucci

[Bridge: Enema SDO]
Ah, finisci Maurizio Gucci
Finisci Maurizio Gucci
Ah, finisci Maurizio Gucci
Ah, finisci Maurizio Gucci

[Strofa 2: Slam aka Hysteriack]
Se hai lo stile, te lo killo
Cosa dite, zero like, zero fucile
Se ti ostini qua non dirlo
Sto col suo [?]
Rubo soldi e poi brindo
Questo è fottuto rap, vi lasciamo a voi quei jingle
Fumo al buio guarda come brillo in faccia al consumismo
Voglio solo erba e fumo, questo è il mio materialismo
Toc toc, ho fatto un altro disco
Tu su Insta a fa' le storie, io a fa' la storia, la mixo
E 'sta roba cresce male perché la fanno 'sti vecchi
Come una tipa coi nonni disegna cazzi sugli specchi
A 'sto mondo siamo troppi, quindi cazzo aspetti
Te faccio spara' in bocca così riempi 'sti concetti
Cazzo in culo a Gigi e in bocca a Bella Hadid
Vengo da Roma, quindi sto così, bella zì
L'isteria al pari della coca che è nell'aria
Ho visto più troie in un anno de rap che su 'a Salaria

[Outro]
La vittima è Maurizio Gucci, 46 anni, è l'erede di una delle più grandi case di moda italiane. In realtà una società in crisi, tanto che Maurizio stesso è costretto a cedere le quote a una finanziaria.
La vendita dell'impero Gucci rimane per lungo tempo sulle prime pagine dei giornali, finché una mattina di marzo, il marchio della maison Gucci si tinge di rosso e non un rosso alla moda, è rosso sangue.
Maurizio è giovane, ricco, bello non avendo più l'onere di gestire la maison Gucci, dunque è libero. Libero di cominciare una nuova vita con la sua nuova compagna, Paola Franchi.
Ma il 27 marzo 1995, questo sogno si spense a Milano. Una storia che sembra davvero uscita dalle pagine di un grande romanzo, e invece è una storia vissuta sulla pelle delle persone vere che in modo alternato saranno le vittime e i carnefici.
L'omicidio Gucci finisce com'è ovvio subito sulle prime pagine di tutti i giornali nazionali e internazionali.
È un caso clamoroso, tutti ne vogliono scrivere, lo definiscono: "Il delitto del Jet Set", consumato all'ombra di una dynasty degli stilisti fiorentini.
Anche perché questo omicidio arriva al culmine di un'esistenza felice.