Ma c’è pure un giorno per amare

[Strofa 1: John Princekin]
C'è un giorno per tutto
Un giorno per l'attesa e un giorno per la presa del frutto
Un giorno per urlare, un giorno per odiare
Ma c'è pure un giorno per amare
C'è la falsità che sgorga dalle bocche e crea sbobba
E ti rimpinza di stronzate fino a far la gobba
Ma c'è pure chi supporta le ragioni e con le aggregazioni
Tira fuori voce e coglioni
Tempi cupi a calci qua l'intonaco si scuce
Dai calcinacci vedo filtrare la luce
Quel che penso io è nulla, libertà assunta
Non ha bisogno d'avvocati la mia verità occulta
Pre-fioritura ed una morte prematura
Solo il vento smuoverà un arbusto secco di radura
Girano con forza i miei tintori dentro il mondo dei colori
La democrazia del bianco ha messo tutti fuori

[Strofa 2: Benni]
Con la gola stretta e il passo lento
Andiamo a controllare il baricentro del lamento
Muoversi per ore sotterrati dal terrore
Da qui fino a domani è solo un conto alla rovescia dell'errore
Diamanti raffinati per gli affari, esseri squamati
Selvaggi a corte pettinati usciti e mai tornati
Da quando ho preso questi voti ho visto il risultato
Ho raccontato voci, ho dato voce a un essere rinato
Infine la musica ambientale
Può controllare mille teste a volta per farle pensare
Ed ora che anche il resto narra suggestione
Può capitare che l'inganno sia la sua cospirazione
Qua altre volte l'unione è forte, riemerge nelle stanze vuote
Passa con un cavo e dice: "Guarda oltre"
L'universo nelle mani, il resto è chiaro
Le chiacchiere e il denaro, lo spazio troppo caro

[Ritornello]
Un giorno per urlare, un giorno per odiare
Ma c'è pure un giorno per amare

[Strofa 3: EVEREST]
Occhi sigillati, nuotiamo come squali soffocati
In cerca di pirati spaventati
Calpestati dalle luci dei peccati
Incatenati al muro come inutili soldati andati
E scoppiati nei meandri dell'orrore
Deformati dalla voglia di sentirsi migliorati
In un futuro che ci vede a strati, lasciati
Almeno come piccoli fantasmi consumati
E abbandonati
Noi non scapperemo