“La musica italiana” è il secondo singolo estratto dall'album Smog di Giorgio Poi.
Il brano è stato pubblicato il 23 gennaio 2019 per Bomba Dischi e vanta la collaborazione di Calcutta, suo compagno di etichetta.
“La musica italiana” è un nostalgico sguardo ad una relazione passata, oramai finita,...
[Testo di "La musica italiana" ft. Calcutta]
[Strofa 1: Giorgio Poi]
La musica modale
Non è la musica alla moda
Da quando sei a dieta
Qui solo musica leggera
Chissà che cosa pensi
Adesso che sei lontana
Se ti fa ancora schifo
La musica italiana
Uh-uh, oh no
[Strofa 2: Giorgio Poi]
Le mani nei capelli
Quando partiva Vasco
Battiato, che paura
Chissà che lingua parla
Battisti e Lucio Dalla
Fanno musica di merda
Calcutta e Giorgio Poi
Madonna che tristezza
Uh-uh, uh
[Ritornello 1: Giorgio Poi & Calcutta]
Ma forse chi lo sa
Se ti manca il parmigiano
Lassù è tutto diverso
Mettici un po' di nostalgia sulla pasta
A me per esempio
Dalla stanza accanto
Le canzoni sembrano meglio
Ma forse mi sbaglio
[Strofa 3: Calcutta]
La musica italiana
Non è più musica alla moda
I dischi li hai rubati
A tua zia del Minnesota
E chissà se se l'è presa
Quando sei partita
Facevo il controllore
Ma tu eri appena scesa
[Ritornello 2: Giorgio Poi & Calcutta]
Ma forse chi lo sa
Se ti manca il parmigiano
Lassù è tutto diverso
C'è solo un po' di nostalgia nella busta blu della Tesco
Dalla stanza accanto
Le canzoni sembrano meglio
Mi sembrano meglio
[Outro: Giorgio Poi & Calcutta]
E forse chi lo sa
Se visto da lontano
Magari è tutto diverso
Magari ti sembra meglio
A me per esempio
Dalla stanza accanto
Sembra sempre tutto più bello
Sembra sempre tutto più bello
Dalla stanza accanto
È tutto più bello
La musica italiana was written by Giorgio Poi & Calcutta.
La musica italiana was produced by Giorgio Poi.
Giorgio Poi released La musica italiana on Wed Jan 23 2019.
È una canzone che parla di una persona che trova la nostra musica triste e quella di Battisti una merda. Esistono anche quelle persone. In un certo senso c’è una malinconia in quello che scrivo io e quello che scrive Edoardo [Calcutta, ndr]. È una canzone che parla di eccessiva esterofilia, di gente...
È il frutto di quell’ultimo momento, dove sono arrivato pelo pelo [a chiudere il disco]. Quella canzone è stata scritta a metà dicembre ed è uscita a gennaio. Mi è partita l’idea sotto la doccia. Mi è venuta la prima strofa e l’ho scritta, e mi è uscito il nome di Calcutta… Era cominciata così, come...
Siamo io e Calcutta. Perché poi anche lui ha vissuto sei mesi a New York, quindi la conosce quella sensazione. Per cui, quando gli ho mandato la prima strofa e una prima idea di ritornello, lui ha sentito subito che la cosa gli apparteneva. Quella sensazione era anche sua.
– Giorgio Poi, Rolling St...