Il testamento del parroco Meslier

[Testo di "Il testamento del parroco Meslier"]

[Intro]
Intorno al 1730, Giovanni Meslier
Parroco di un paese di Champagne
Si lasciò morire di fame
Esasperato dal fatto di non essere riuscito
A ottenere giustizia in una lite contro un potente
Lasciò i suoi beni ai parrocchiani
E scrisse, in tre esemplari
Un testamento politico e religioso:
"Il testamento del parroco Meslier"

[Strofa 1]
Avete sul collo fardelli pesanti
Di principi, preti, tiranni e governanti
Di nobili, monaci, monache e frati
Di guardie di sali e tabacchi е magistrati
Avete sul collo i potenti е i guerrieri
Gli inetti, gli inutili, i furbi e i gabellieri
I ricchi che rubano per ingrassare
Lasciando che il popolo, intanto, resti a crepare

[Ritornello]
Abbattete i ricchi, i condottieri e i principi
Sono loro, non quelli degli inferni, i diavoli

[Strofa 2]
Son vermi che lasciano al contadino
Soltanto la paglia del grano e la feccia del vino
Teorizzano pace, bontà e fratellanza
E poi legalizzano i troni e l'ineguaglianza
Ed hanno inventato il Dio dei potenti
Per addormentare e piegare i corpi e le menti
Ed hanno inventato i demoni e gli inferni
Per fare tremare e tacere poveri e inermi

[Ritornello]
Abbattete i ricchi, i condottieri e i principi
Sono loro, non quelli degli inferni, i diavoli

[Strofa 3]
Non sono i demoni dell'infera corte
I vostri peggiori nemici dopo la morte
Ma sono coloro che, alzando le dita
Annientano e fanno marcire la vostra vita
E se vi unirete, potrete fermarli
Usando budella di prete per impiccarli
Così non sarete più schiavi di loro
Ma infine padroni dei frutti del vostro lavoro

[Ritornello]
Abbattete i ricchi, i condottieri e i principi
Sono loro, non quelli degli inferni, i diavoli