Se siete stanchi di vivere, oppure
Vi siete proprio rotti i coglioni
Tra le mogli, gli uffici, le amanti
Gli incantesimi, il vuoto, le ventiquattrore
E le quattro stagioni
Se non riuscite davvero più a ridere
Neanche all'ora del telegiornale
E avete voglia soltanto di perdervi
In un vizio, un oblio, una droga, una donna
O un peccato mortale
Venite con me una domenica in piazza
Nella piazza più bella del mondo
Dove io sono nato, e dove ancora resisto
Nonostante il mio sonno profondo
E vedrete mio figlio, mio figlio pensate!
Una lisca di pesce con due occhi buoni
Lo conoscono tutti ormai, perché lui lì è il re
Lui è il RE DEI PICCIONI
Lascia stare il fruscio del tuo mondo
Chè sul REVOX del tempo
Sia i giorni che gli anni
Non registrano altro che brutte canzoni
Lascia stare il rumore di fondo
C'è la luce, la pizza, la piazza, un sacchetto di grano
Nella sua mano
E c'è lui, una pagina bianca in un cielo di suoni
E c'è lui, c'è il dio, c'è
IL RE DEI PICCIONI
Noi passiamo la vita ad aspettare qualcosa
Ma quella porta non si aprirà mai
Lui sta in piazza lui nutre i piccioni
Lui, IL RE DEI PICCIONI, lui, il vento che passa
Che si frulla la testa, e tutto quello che hai...
Noi passiamo la vita ad aspettare qualcuno
Ma nessuno telefonerà
Non ci serve la rabbia, il dolore, il digiuno
Non sappiamo parlare o tacere
Non abbiamo altro dubbio o paura che la verità...
Se vi siete stancati di tutto
Se vi siete girati i coglioni
C'è mio figlio domenica in piazza
Ed è un re lui, lui è IL RE DEI PICCIONI
Lui che mette la mano nel sacco
Pieno di chicchi di grano
Lui che lancia quei giorni nel vento
E mi guarda, e se guarda lui guarda lontano...
E i piccioni contenti di un re così poco violento...
Lascia stare il fruscio del tuo mondo
Chè sul REVOX del tempo
Sia i giorni che gli anni
Non registrano altro che brutte canzoni
Lascia stare il rumore di fondo
C'è la luce, la pizza, la piazza, un sacchetto di grano
Nella sua mano
E c'è lui, una lisca di pesce con due occhi buoni
E c'è lui, c'è il dio, c'è IL RE DEI PICCIONI