[Testo di "Il pic nic"]
Ci son piombati sulle croste
Proprio la settimana scorsa
Per primo li ha veduti l'oste
Ed è rientrato scappando di corsa
Noi eravamo in osteria
Noialtri e tutti i nostri cani
L'oste ha gridato: "Mamma mia
Forse lì fuori ci sono i marziani!"
Il commendatore colla cacciatora
Con il casco coloniale
Con gli stivaloni, colla cartucciera
Col fucile a cannocchiale
E la sua signora con le braghe strette
Che il sedere ci scoppiava
E con gli orecchini, col collier di perle
E la pelliccia d'astrakan
C'eran tre marmocchi, uno era vestito
Col completo di damasco
L'altro era attrezzato come un astronauta
Con la tuta e con il casco
L'altro come un pellеrossa
Con le piume in testa е la scure di guerra
E la cameriera che teneva in braccio
La cagnetta Fox terrier
È sceso dall'Alfa Romeo
L'intero branco, tutto quanto
Sembrava fossero in corteo
Il padre, il figlio e lo spirito santo
Han scaricato poco a poco
Il bagagliaio e il portapacchi
Quasi facessero un trasloco
I re di Roma e Cornelia coi Gracchi
Sette sedie a sdraio, tutte fiorellini
L'ombrellone per il sole
Ed il tavolino con bicchieri e piatti
Con posate e casseruole
Il portavivande, il fornello elettrico
Ed il frigo a batteria
Il generatore diesel che forniva
Tutta l'elettricità
C'era la radio a transistor
Con il giradischi ed il registratore
Una macchina da presa, una fotografica
E un televisore
Uno spiedo ad infrarossi, che era messo in moto
Ad orologeria
Ed il frullatore, lo spremilimone
Ed anche il macinacaffè
Io non capisco, ma quei matti
Piazzati sulle sedie a sdraio
Sembravan tutti soddisfatti
Di respirar l'aria del letamaio
Ci han fatto fare brutta figura
Quando ci han chiesto, casomai
Se ci avevamo l'Angostura
Perché il Negroni riuscisse più dry
Han di colpo acceso, ad altissimo volume
Radio e giradischi a pile
Spaventando le galline nel pollaio
Ed i maiali nel porcile
Uno si seguiva tutta la partita
Che in città si disputava
L'altro stava lì a sorbirsi dalla radio
Tutta la pubblicità
Ci han fotografati tutti e han fatto metter Gino
In posa controluce
Perché aveva un mento quadro e messo in quella posa
Ricordava il duce
Hanno messo in fila noi e i nostri cani
Per una foto ricordo
Ma hanno spaventato i cani con i lampi
Elettronici del flash
Poi se ne sono andati via
Ed hanno fatto su i fagotti
Lasciando dietro a sé una scia
Di carte unte e barattoli rotti
Han consumato una gazzosa
E il solo che da 'sta cuccagna
Ci ha guadagnato qualche cosa
È Bobby che gli ha montato la cagna
E non vangano più a dirci, il sindaco e il prevosto
D'essere cortesi
Con 'sti forestieri, con 'sti strani tipi
E con questi begli arnesi
Perché la più grande balla che abbia mai sentito
È quella che costoro
Porteranno, col turismo, anche da noialtri
La prosperità
Il pic nic was written by Gipo Farassino.