Hiroshima Mon Amour

Accartocciato sotto gragnole di gocce d'alcol
A bordo di un convoglio ferroviario deragliante
Lo iato incolmabile che separa me e l'altro
Ha mutato un uomo in grado di amare in un mendicante
Ho palpato la mia nemesi con le mie stesse dita
Era un intrico cremisi in fondo al mio petto
Mi ha detto che uno spirito monolitico scricchiola
A contatto con più vizi del triclinio di Caligola
Baluginando brancolo nei meandrici
Gangli arborescenti di giungle lussureggianti
L'inferno sono gli altri, tocca farsi il callo
Buoni samaritani con gli occhi di uno sciacallo
Riposo, soldato, una volta che ho dato per assodato
Che ciò che ho raffazzonato
Vale quanto mi mancherà quando non ci sarà più
Strappo un bacio alla catastrofe, Hiroshima mon amour