E mi divieni debitore

Si è troppo lontani
Quando le mani non possono toccarsi
Immagini gli sguardi senza incrociarsi
E gli abbracci some sogni allontanarsi
Insieme alle speranze
La luce fioca fa una scacchiera a terra
E mancan le pedine
E non c’è un avversario
Lo stesso odore di chiuso riecheggia nella stanza
Con te, unico mobile
Chissà dove saranno i miei
A versare vino e lacrime
Per accorciare le distanze
Per nutrire il mio pensiero
E assicurarsi che non muoia di sete
Ora non posso più morire
Un colpo in pieno petto delle giornate vuote all’attesa
E questi profondi occhi
Che nel semplice fissarli
Mi divieni debitore