Giorgio Gaber
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“Dopo l'Amore” è un monologo di Giorgio Gaber estratto da Polli di Allevamento e funge da ripresa nel secondo atto per il precedente monologo Prima dell'Amore.
Dei due, “Dopo l'Amore” sarà l'unico a essere poi ripreso in Il Teatro Canzone.
[Parlato]
E quando la stanza è al semibuio, in un silenzio teso, assoluto, impressionante
Ghin
Un gatto. Non importa, non è mica un giallo
E quando in un pomeriggio caldo. pomeriggio? Mah, non importa. E quando sei lì sopra di lei fermo, rilassato. Anche lei ferma, non si sa se rilassata
Riassumiamo: io avevo avuto l'orgasmo
Ghin
Niente a che vedere con quelli che mi organizzo da solo, ma un discreto orgasmo per essere in due
E quando sei lì sopra di lei con lo sguardo intelligente dell’uomo soddisfatto, pensi: avrei voglia di fumare
Non puoi, perché c'è questo senso bello dei due corpi uno sopra l'altro, e senti il tuo poggiare dolcemente su di lei con tutti i muscoli rilassati, settanta chili, e pensi: le peserò troppo?
E qui ti rovesci su un fianco, e tenti una carezza
Ghin
Per indagare
Già, se lei fosse stata bene in un certo senso io
Riassumiamo: io ho avuto l’orgasmo. Lei, non si sa
Del resto non si sa mai. Maledizione! Un complotto eh. Un uomo va con una donna una volta, due volte, dieci volte e non sa mai se lei
Difficile anche da chiedere
Generalmente la domanda è "Sei stata bene?"
Ssssst, più piano cazzo più piano
"Sei stata bene?"
E di là: "Sì, certo." Certo cosa?
Come mi fa incazzare la gente che non vuol capire. Mi spiego meglio, per l'uomo è chiaro, no? Cioè quando arriva al massimo, è evidente, come dire, c'è la prova ecco! Ma lei, insomma le donne come funzionano?
Maledizione. Non c'è la prova! È per questo che uno sta lì nudo come un cretino a domandarsi com'è andata. E sarò stato bravo? E non sarò stato bravo, e l'egoismo e l'abbandono e il non abbandono, e il cervello ti-tic e ti-tic e ti-tic, e il gesto stonato e la sintonia e i tempi diversi, e ti-tic e ti-tic e le sarà piaciuto e non le sarà piaciuto
Uffa, la partita doppia degli orgasmi!
Lei mi si avvicina un po', la rivincita, non potrei
Già, e perché prima potevo? Che mistero
Lei potrebbe ancora. Potrebbe sempre, anche quella lì è bella eh!
Silenzio, silenzio di tomba
Non può durare questo silenzio
Si sente un gorgoglio, blblblbl, ah no niente, una pancia, blblblblblbl sono liquidi che si muovono, si spostano. Normalissimo, non mi fanno paura le cose scientifiche, per carità. Però una pancia che brontola è sempre un po’ fastidiosa eh
Non si sa mai se è la sua o la mia
Bisognerebbe amarla più profondamente una pancia, voglio dire, invece di restare sempre in superficie. Bisognerebbe amare tutto di una persona: la pancia, il cuore, il fegato, lo stomaco, la colecisti. Beh la colecisti insomma, bisognerebbe amare veramente, invece di fare l’amore come imbecilli
Non c'è niente da fare, è così, se vuoi sciupare un amicizia con una persona, facci all’amore
E dopo? Ci vuole troppa comprensione per trasformare in dolcezza una cosa venuta male
Ti rimetti la camicia lentamente, ti allacci una scarpa e questa operazione, ti sembra che duri tutto il pomeriggio- pomeriggio? Non importa
Ti-tic ti-tic ti-tic
Dopo l’amore (prosa) was written by Giorgio Gaber & Sandro Luporini.