Fabrizio De André
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[Testo di "Coda di lupo"]
[Strofa 1]
Quando ero piccolo m'innamoravo di tutto, correvo dietro ai cani
E da marzo a febbraio mio nonno vegliava
Sulla corrente di cavalli e di buoi
Sui fatti miei e sui fatti tuoi
E al dio degli inglesi non credere mai
[Strofa 2]
E quando avevo duecento lune e forse qualcuna è di troppo
Rubai il primo cavallo e mi fecero uomo
Cambiai il mio nome in "Coda di lupo"
Cambiai il mio pony con un cavallo muto
E al loro dio perdente non credere mai
[Strofa 3]
E fu nella notte della lunga stella con la coda
Che trovammo mio nonno crocifisso sulla chiesa
Crocifisso con forchette che si usano a cena
Era sporco e pulito di sangue e di crema
E al loro dio goloso non credere mai
[Strofa 4]
E forse avevo diciott'anni e non puzzavo più di serpente
Possedevo una spranga, un cappello e una fionda
E una notte di gala con un sasso a punta
Uccisi uno smoking e glielo rubai
E al dio della scala non credere mai
[Strofa 5]
Poi tornammo in Brianza per l'apertura della caccia al bisonte
Ci fecero l'esame dell'alito e delle urine
Ci spiegò il meccanismo un poeta andaluso:
"Per la caccia al bisonte - disse - il numero è chiuso"
E a un dio a lieto fine non credere mai
[Strofa 6]
Ed ero già vecchio quando vicino a Roma, a Little Big Horn
Capelli corti generale ci parlò all'università
Dei fratelli tutte blu che seppellirono le asce
Ma non fumammo con lui, non era venuto in pace
E a un dio fatti il culo non credere mai
[Strofa 7]
E adesso che ho bruciato venti figli sul mio letto di sposo
Che ho scaricato la mia rabbia in un teatro di posa
Che ho imparato a pescare con le bombe a mano
Che mi hanno scolpito in lacrime sull'arco di Traiano
Con un cucchiaio di vetro scavo nella mia storia
Ma colpisco un po' a casaccio perché non ho più memoria
E a un dio, e a un dio
E a un dio
E a un dio senza fiato non credere mai
Coda di Lupo was written by Fabrizio De André & Massimo Bubola.
Fabrizio De André released Coda di Lupo on Tue May 02 1978.
Un brano come “Coda di lupo” è una disperata disamina del fallimento della rivolta sessantottina e del riflusso della speranza della “fantasia al potere nell'area dei gruppi autonomisti”, come gli indiani metropolitani. Non a caso l'illustrazione che, nel libretto che accompagna il disco, si accoppi...