Appino
Appino
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Appino
Appino
Appino
Appino
Appino
Appino
Appino
Appino
[Testo di "1983"]
In questa fotografia sembri ancora un uomo
Le mani in tasca e la faccia di chi andrà lontano
Si vede bene dagli occhi anche senza il colore
Ci si vede il mare e non c'è dolore
Ma i figli arrivano sempre quando non te l'aspetti
Ed hanno bocche grandi e mangiano i difetti
Che pensavi pregi poco tempo prima
E la barca rema con la testa china
Ed i palazzi intorno crescon come funghi
Il lavoro impazza, i giorni son più lunghi
Crescono i canali alla televisione
E pensi sempre meno alla rivoluzione
Non ti sei accorto infatti, ti è passata accanto
Senza neanche un morto, nemmeno un pianto
Il mare guarda te, non sei più tu a guardarlo
Il tempo passa su di te, non sei più tu a passarlo
E senza primavere da guardarci dentro
Col potere nuovo del divertimento
Lasci che quest'onda ti travolga ancora
E la barca affonda senza un'avventura
I figli ora sazi di ogni tua paura
Ti ringrazieranno per la tua statura
Lasciano la mano che tendevi loro
E se ne vanno incerti nel paese nuovo
Nelle luci accese del paese nuovo
Nei rumori bianchi del paese nuovo
Nel silenzio assurdo del paese nuovo
Negli schermi neri del paese nuovo
Nelle facce stanche del paese nuovo
Nell'indifferenza del paese nuovo
Nelle case vuote del paese nuovo
Nella festa triste del paese nuovo
1983 was written by Appino.
1983 was produced by Appino & Giulio Favero.
Una storia tutta Italiana: la generazione dei miei genitori arriva matura negli anni di piombo e si ritrova con dei figli, la rivoluzione gli passa accanto, subito dopo il grande discorso di Natale 1983 del presidente Pertini l'ottimismo e la televisione diventano una religione: i figli di colpo son...