[Testo di "10K scale"]
[Strofa 1]
Noi non facevamo sesso
Noi facevamo a botte
La notte
Se l'abitudine è peggio dell'odio
E litigare è brutto solamente se litighi poco
Avrei voluto litigare tutto il giorno
E non conoscerti a fondo
[Ritornello]
E adesso sono come gli altri, che mi guardo intorno
E se mi chiami nella notte, giuro, non rispondo
Ho preso diecimila gocce e ancora non ci dormo, no
Sei stata al centro del mio giorno almeno per un anno
Mi hai visto piangere accasciato in mezzo al bagno
E se ti vedo con un altro, giuro che lo scanno
Anche se non sei mia
[Strofa 2]
Francesca, avanti, dimmi perché piangi
Non ero triste, mi faceva male il cuore
Tanto forte
E Alberto spiega perché devi urlare
Nessuno ascolta veramente quello che ho da dire
E se non mi fossi incazzato, son sicuro che non mi avresti ascoltato
Nemmeno tu
[Ritornello]
E adesso sono come gli altri, che mi guardo intorno
E se mi chiami nella notte, giuro, non rispondo
Ho preso diecimila gocce e ancora non ci dormo, no
Sei stata al centro del mio giorno almeno per un anno
Mi hai visto piangere accasciato in mezzo al bagno
E se ti vedo con un altro, giuro che lo scanno
Anche se non— (Non)
[Bridge]
Non sento vento addosso a me
Non parlo quando domandano di te
[Ritornello]
E adesso sono come gli altri, che mi guardo intorno
E se mi chiami nella notte, giuro, non rispondo
Ho preso diecimila gocce e ancora non ci dormo, no
Sei stata al centro del mio giorno almeno per un anno
Mi hai visto piangere accasciato in mezzo al bagno
E se ti vedo con un altro, giuro che lo scanno
Anche se non sei—
[Outro]
E adesso sono come gli altri, non mi guardo dentro
E se mi manchi questa notte, giuro, non ti cerco
Ho sceso diecimila scale tenendoti il braccio
10K scale was written by Tananai & Enrico Wolfgang Leonardo Cavion.
10K scale was produced by Tananai.
“10K scale” è dedicato alla parte di me più impulsiva, aggressiva e rabbiosa, parte che è presente in ognuno di noi. Inoltre il pezzo termina con un omaggio alla poesia “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale” di Eugenio Montale, che lascia l'ascoltatore con un senso di incompiuto...