Strofa 1:
Guardare oltre
Come quando oltre un monte
Fonde il sole nel suo orizzonte
Baratto il mio sonno con la tua insonnia
Per un privilegio di prospettiva
Per guardarti oltre
Oltre il detto e
Ciò che non ho letto
Nel letto accanto a te
E oltre guardo come quando
Pratico l'osceno e abbandonato al sesso
Voglio narrarne le sensazioni segrete
Io non m'adagio nella sete
Dei miei occhi limitati dal loro raggio
Come davanti ad un paesaggio
Mi sorprende
La rabbia che mi prende
Nel non rapprendere
Il flusso nell'iride
Di immagini vivide
Qui è tutto il mio limite
E il mio peccato
Non sono mai paco
Di una parola che traduca tutto quanto
E sono solo sensi fin quando
Io non possa esprimere
Fino al minimo sentore
Fino ad ogni spazio di vuoto
Fino al minimo tremore
Fino ad ogni minimo moto
Ritornello:
Io chiudo gli occhi e son totalità
Con ciò che mi circonda
Aiutami a cercarti in questa notte fonda
Oltre la tua porta
Oltre la tua bocca
Oltre quello che non mi racconta
Almeno questa volta
Strofa 2:
Come un dottore
Dal camice bianco
Stanco di dubbio
Sotto una lampada scialitica
Metto la vita
Come sotto luci d'ambulatorio
Come per scrivere i segreti
Della carne
Su di una cartella
Clinica
E seguito a voler
Guardare oltre
E chiamare l'oltre
Ma nel cuore delle cose
Come poggiata una coltre sta
Come ogni città
Che pare un mobilificio
Infatti dove stanno
Stretti individui in cassetti
Ed ogni spirito che li contiene
Mantiene
Cose più segrete nei suoi segreter
La notte ha un tuilleur
Per un voyeur
Come me
Che guarda quest'atelier
Mondano di finestre aperte
Dove tese
Lampade accese
Mostrano sprazzi d'intimità
Fino ai margini della città
E tutto appare un diaro
Aperto che dica tutto
Per non dire niente
Anche guardando oltre
Attraverso ogni artificio
Le mura di quest'edificio
Ritornello:
Io chiudo gli occhi e son totalità
Con ciò che mi circonda
Aiutami a cercarti in questa notte fonda
Oltre la tua porta
Oltre la tua bocca
Oltre quello che non mi racconta
Almeno questa volta