Vivere a digiuno

Ormai è spesso quel tipo di sera
In cui questa fame mi parla all’orecchio
E mi ricorda delle braccia e delle gambe
Che posso scaldare
Ballando soltanto

Ed io cerco spesso quel tipo di sera
In cui mi ricordo che cosa mi aspetta
Un oracolo nella mia voce distorta
Sgraziata e comunque
Più bella della tua

Ed ha a che fare col volersi
Ed ha a che fare col rimpianto
Ed ha a che fare con il vivere a digiuno
E aver fame di qualcuno
E di nessuno e di chiunque
Di nessuno e di chiunquе
Di nessuno
Di nessuno
Di nessuno…

Dimmi, ti prеgo
Che sai cosa si prova
Perché sono stanca di riempire questi spazi
Perché sono stanca di scrivere di spiagge
Perché ho paura che il tuo corpo vada a pezzi
E faccio fatica, a lasciare che mi guardi

Ed ha a che fare col volersi
Ed ha a che fare col rimpianto
Ed ha a che fare con il vivere a digiuno
E aver fame di qualcuno
E di nessuno e di chiunque
Di nessuno e di chiunque
Di nessuno
Di nessuno
Di nessuno…

Ed ha a che fare col volersi
Ed ha a che fare col rimpianto
Ed ha a che fare con il vivere a digiuno
E aver fame di qualcuno
E di nessuno e di chiunque
Di nessuno e di chiunque
Di nessuno
Di nessuno
Di nessuno!

Ed aprirò nel mio costato una finestra
Perché tu possa
Guardare
Una ferita che per credere tu possa anche
Toccare
Con la bocca, con le dita, con le mani
Con la bocca, con le dita, con le mani
Con la bocca, con le dita, con le mani