Francesco Renga
Francesco Renga
Francesco Renga
Francesco Renga
Francesco Renga
Francesco Renga
Francesco Renga
Francesco Renga
Francesco Renga
Francesco Renga
Francesco Renga
Francesco Renga
Francesco Renga
Francesco Renga
Francesco Renga
Quello che non riesco a dirti
È il male che ha rapito il mio sorriso
Quello che non posso darti
È un'ora di tranquillità…
Fumo quello che è rimasto
Di questa notte così splendida
Bevo… La mia rabbia è un buon veleno
Non ci sono…
Sopravvivo
Ha troppi amici
Questa città
Baristi, alcolici
Amanti complici
Via!
Via da qui
In volo
Ma senza rete
Via!
Stomaco che brucia
Questa mia sete
Fossi stato un po' più giovane
Di questa mia malattia
Ne avrei fatto l'illusione
Di scriverne poesia
Ma mentre guardo le mie scarpe
La mia musa forse vomita
La mia faccia è troppo bianca
Lei, sempre la solita