Toluca

[Testo di "Toluca"]

[Strofa]
Consapevolezza in una lettera
Dice di chiamarsi Mary
Io che fino a ieri la credevo seppellita
Nel passato del passato remoto di un'altra vita svanita
E ora che ne decodifico le grida
Sussurra di incontrarci nel nostro posto speciale
Beh, per come sono messo non ho altri posti dove andare
Quindi mi incammino e mi infilo nell'incavo più vicino
Porta dentro una scuola attraverso gli occhi di un bambino
Troppo diverso per stare in mezzo a giocattoli umani
Che giocano a giocattoli con un altro ragazzino
Uno strattonar dell'aria in petto
Al cospetto dell’aula che più rispetta
C'è un pianoforte che l'aspetta
E quel senso di malessere fa toccare note maledette
Quando comprende che deve crescere è bile
L'orologio nel cortile sembra errato
Se non vado errato quella porticina stretta è una porta aperta
Non ha scelta
Una stanza di cornici aspetta che ci si soffermi senza troppa fretta
Una foto sbiadita di una dama triste che ride e decide
Che solo il pronunciar del suo nome mi uccide
La carta da parati viene giù
Odore di ruggine nel punto clou
Assordante un viandante
Tutto quello che conoscevo non c’è più
Da questa parte Davide, di fronte una piramide inquietante
Scappo tra gli alberi, il dolore è lancinante
Io che avevo troppa nebbia in testa per prendermene cura
Accetto il fatto che non più posso accettare la mia natura
E mentre salgo su una barca di emozioni
I remi sbattono a largo le ultime canzoni
Nel riflesso dell'acqua Davide
Sulla barca una piramide
Si lascia andare al margine della scrittura
Così si aggiunge un'altra tacca nel lago di Toluca