Certi giorni chiuso in casa dentro quattro mura
A farmi compagnia nel buio c’è solo la luna
E se mi manca qualcosa è perché vorrei ritorni
Ma non torna niente l’ho imparato da parecchi giorni
Non posso più ubriacarmi Cristo! Non sono mai sobrio
Attiro le più matte in frotte ho scritto manicomio
Ho i nervi a fior di palle quindi è meglio non toccarmi
Guarda hanno le gambe corte le bugie ma i tacchi alti
Io prendo a schiaffi fino a quando vedo il sangue pisto
Il volto disumano e vecchio del capitalismo
Ad essere sinceri a casa nei giorni più neri
Ho il volume al massimo per non sentire i miei pensieri
Un altro amico che mi salva dall’inferno in fiamme
Graziе a un legame che è più fortе di quello del sangue
Dammi del pazzo e te lo dico con la presunzione
Che la mia pazzia ha più senso della tua ragione
È notte guido solo in macchina
Non sapendo dove andare come nel vento una busta di plastica
Racconto i miei problemi ad un barista
Questo bancone è il mio lettino un mare di alcool surfista
Devo stare tranquillo ma non ci riesco affilo
Capsule di litio sparse sopra il comodino
Intorno è tutto falso vorrei cambiare il mondo
Invece è lui che sta cambiando me vengo a cercarti stronzo
Tengo il naso sulla faccia non lo ficco in giro
Valgo per quello che io do non per quello che dico
Cammino da bambino sopra queste strade dove
La tensione è alta come la quinta di Beethoven
Vedo quello che tu non vedi chiaroveggenza
È meglio un no sincero del tuo si che ci ripensa
Non basta poi la matematica non può bastare
Per avere al mondo qualcosa sopra cui contare
Racconto tutti i miei problemi tutti ad un barista
Mi costa meno di questo psichiatra specialista
Mi metti a testa in giù non esce niente tasche vuote
Ho scommesso forte c’ho rimesso i soldi e pure il cuore