Signori miei

Signori miei
Miei vecchi amici del ‘66
È stato bello ritrovarvi qui
Anche se poi più grandi noi
Quando eravamo un po’ più piccoli
Sarà che il tempo scioglie i vincoli
Sarà che ormai noi siamo uomini, uomini

Come, come eravamo
Oggi, oggi non siamo più
Altri interessi ormai
Ruoli diversi ormai
Tu vuoi cambiare vita
Poi è la vista stessa che
Infine cambia te
E ci si adagia qui

Signori miei
Signor dottore, signor sindaco
Amici miei
Ma che ne è stato di quell’indaco
Che colorava i nostri cieli
E che ancora c’è
Almeno dentro me
Dentro me
Ma chi siete voi, chi siete voi?
Forse ho sbagliato a tornarе indietro
In mezzo a voi

Come, comе eravamo
Oggi, oggi non siamo più
Troppo distanti ormai
Indifferenti ormai
Ma quel che c’è di più triste è che
Non c’è niente più
Da dire fra di noi
Oltre alla nostalgia
Neanche una bugia

Signori miei
Ci rivedremo nel 2006
Giganti o pigmei
Diavoli o semidei
E siamo uomini
Che razza d’uomini!
Chi siete voi, chi siete voi?
Non mi ci ritrovo più
Scusate, amici miei