[Testo di "Salvatore"]
Il mio nome d'arte è Pakartas, perché non respiro più, come un impiccato. Mi piace la notte perché non fa rumore, è silenziosa, ascolta e non parla, un po' come faccio io.
Sono le tre di notte del 24 febbraio del 2022, questo giorno mi ha tolto qualcosa di mio e non me l'ha più ridato indietro. Oggi di quattro anni fa mio zio ha perso la vita in un incidente stradale. Mentre io ho perso uno zio, mia madre ha perso un fratello, i miei nonni hanno perso un figlio, mio cugino un padre e mia zia un marito. Il giorno che morì faceva caldo e c'era il sole, come sе Dio volesse fargli credеre che lassù si stesse meglio di qua sotto. lo ricordo come ieri, capitò di sabato, lo chiamai per chiedergli se mi avesse prenotato un tatuaggio da quel suo amico tatuatore, lui mi disse di sì, ma in realtà già sapevo che non l'aveva fatto perché non voleva mi tatuassi o forse si era solo dimenticato.
Dopo circa due settimane andai da quel suo amico a tatuarmi, sapevo che era tanto legato a mio zio e che per lui era come il padre che non aveva più, mi faceva piacere passare là per sentire parlare di lui, ma tutto mi aspettavo, tranne che mi dicesse quello che poi mi ha detto. Mi disse che fui io l'ultimo a sentirlo al telefono e che le persone che erano in macchina con lui il giorno dell'incidente mi spiegarono che fu proprio la mia chiamata a distrarlo. Quel giorno mi tatuai "Morto dentro" sulla bocca dello stomaco. Dopo un anno dalla sua morte sono uscito cantante, tuttora ancora credo che tutto quel successo, quella catena di avvenimenti e di coincidenze siano capitate per merito suo, mi sento come toccato dall'alto, come se fossi stato salvato, proprio come il significato del suo nome: Salvatore.
Ho voluto chiamare il mio primo disco come lui perché mi sentivo di doverglielo, in questo progetto c'è tutto il dolore che ho provato e la rabbia che ancora provo. Salvatore è lo specchio della mia anima, ho deciso di dividere il disco in due parti con questa traccia, la prima parte contiene i pezzi più leggeri e banger, la seconda, invece, quelli più sentiti e conscious. Una dove c'è luce, l'altra dove c'è solo buio, una in cui sono vivo e l'altra in cui non lo sono. Buon ascolto a tutti, Salvatore