Samuele Bersani
Samuele Bersani
Samuele Bersani
Samuele Bersani & Sergio Cammariere
Samuele Bersani
Samuele Bersani
Samuele Bersani
Samuele Bersani
Samuele Bersani & Fabio Concato
Samuele Bersani
Samuele Bersani
Le fotografie dei matrimoni
Si conservano perfettamente nel tempo
Non sbiadiscono e mantengono i colori
Sottoposte a trattamento
D'antinvecchiamento
Come quella delle elementari
Nel periodo delle divisioni
Dall'insieme dei numeri pari
E poi dal giudice con i genitori
Arrivato la' prima di entrare
Non sapevo chi era meglio
E ho fatto a sorte
La moneta non smetteva di girare
C'ho appoggiato il piede sopra
Per paura forse
Di dividere i miei metri quadri
Di pellicola molto divertente
Lasciare i cassetti e gli armadi
Nel mio disordine senza toccar niente
Dimmi tu quale, dovevo scegliere
Lo adesso sto male
Dopo trent'anni mamma dice
"sei uguale a quel bastardo
Di tuo padre, tuo padre"
Ho avuto in eredità il cognome
La città d'appartenenza
E il suo stesso accento
Al telefono una volta per errore
Una donna m'invitò ad un appuntamento
Io mi sono nascosto nell'erba
E lentamente son tornato indietro
Per non far scatenare una guerra
Ho mantenuto per sempre quel segreto
Fammi pensare
Anch'io potrei sposarmi
Per divorziare
Salto la convivenza
Voglio evitare di farti avere dubbi strani
Domani
Dimmi tu quale, dovevo scegliere
Lo adesso sto male
Dopo trent'anni mamma dice
"sei uguale a quel bastardo
Di tuo padre, tuo padre"
Fammi pensare
Anch'io potrei sposarmi
Per divorziare
Salto la convivenza
Voglio evitare di farti
Avere dubbi strani
Domani...domani...
Salto La Convivenza was written by Roberto Guarino & Samuele Bersani.
Salto La Convivenza was produced by Roberto Guarino & Samuele Bersani.
Samuele Bersani released Salto La Convivenza on Tue Oct 14 2003.
Il protagonista, dopo la separazione dei genitori, per una casualità si è ritrovato a vivere con la madre. Ma dopo 30 anni la madre gli rimprovera il fatto che lui è come suo padre, nonostante con il padre non ci abbia mai vissuto. Questo perché ha paura di affrontare i rapporti, che se meglio appro...
Avevo letto un paio di righe che mi piacevano tantissimo di un brano [poesia, ndr] di Raffaello Baldini che si intitola “L'ultima panchina” in cui c'era l'idea del camminare piano piano nell'erba per non farsi sentire da chi è lì vicino.
– Samuele Bersani, WUZ