Ruby Sparks

Ricordo te che andavi via
Scomparsa e non è stata una magia
Lasciato con in mano un blocco d'apatia
L'ho levigato e trasformato in nostalgia
E ho scritto tanto, tanto da rifarti nuova
Creando un mondo adatto, dove ci si trova
Non t'ho cercata mai, perché ti avevo qua
Apparsa come dal nulla, Ruby Sparks
M'hai fatto male per bene
Ma si fa male solo chi ci tiene
Io ci tenevo, ma non te lo so dire
Che stare con te, è come stare sopra le altalene
E non li guardo quegli occhi (no)
Perché se guardo quegli occhi (so)
Che con lo sguardo mi blocchi (oh)
È come quando mi tocchi

[RIT.]
Ricordi, faceva freddo e c'era la luna
E tu piuttosto che abbracciarmi restavi a tremare
Lo ricordo, era in te che cercavo fortuna
Ed era apposto finché ti restavo a guardare
Con quegli occhi spargi il bene, se vuoi lo sai dare
Ma è con quegli occhi che nascondi tutto quanto il male
Per questo ti chiedevo: fammi entrare
Per questo ti chiedevo: fammi entrare

Stavo lì fuori ad aspettarti
Per stare insieme e fare ancora tardi
Poi sul tuo viso sorrisi bastardi
Fanno tremare tutti e quattro gli arti
M'hai detto: siamo legati
Mentre scioglievi il filo che ci univa
Forse ci siamo privati
Di qualcosa di bello, di una prospettiva
O forse era solo il momento sbagliato
Per incontrarsi ed unirsi sul serio
Ma ogni bacio che tu mi hai scoccato
Mi spingeva a crederci davvero
E li guardavo quegli occhi
E tu col bene nascondevi il male
E se guardavo quegli occhi
E' perché chiedevo di poter entrare

[RIT.]
Ricordi, faceva freddo e c'era la luna
E tu piuttosto che abbracciarmi restavi a tremare
Lo ricordo, era in te che cercavo fortuna
Ed era apposto finché ti restavo a guardare
Con quegli occhi spargi il bene, se vuoi lo sai dare
Ma è con quegli occhi che nascondi tutto quanto il male
Per questo ti chiedevo: fammi entrare
Per questo ti chiedevo: fammi entrare

[Bridge]
Cara Ruby, tu non sei reale
Sei il risultato dei ricordi di quello che c'era
Ma sai che se la nostalgia mi assale
Tu riesci a diventare vera

[RIT.]
Ricordi, faceva freddo e c'era la luna
E tu piuttosto che abbracciarmi restavi a tremare
Lo ricordo, era in te che cercavo fortuna
Ed era apposto finché ti restavo a guardare
Con quegli occhi spargi il bene, se vuoi lo sai dare
Ma è con quegli occhi che nascondi tutto quanto il male
Per questo ti chiedevo: fammi entrare
Per questo ti chiedevo: fammi entrare