Quando C’è La Salute

Un amico creditore non mi lascia respirar
Lui  vorrebbe a tutte l'ore i suoi crediti incassar
Gli  dico: "Piccolino, che sciocchino che sei tu
Hai la faccia bianca e rosa, dimmi cosa vuoi di più"
E quando c'è la salute tutto il resto non conta
Tutto  il resto non conta, non conta, non conta, non conta perché

Giacomino,  poverino, si lamenta ogni or con me
Che la moglie col cugino qualche volta prende il tè
Io  gli dico: "Buontempone, mattacchione che sei tu
Hai la barba e un bel pancione, che vorresti mai di più?"
E quando c'è la salute tutto il resto non conta
Tutto il resto non conta, non conta, non conta, non conta perché

Il  dottore non mi spiego cosa vuole mai da me
Dice sempre con sussiego: "Dica forte trentatré"
E gli dico trentaquattro, trentacinque, ma perché
Se la cassa non funziona devo dire trentatré
E quando c'è la salute tutto il resto non conta
Tutto il resto non conta, non conta, non conta, non conta perché

Nella sala di pittura della mostra sai che c'è?
Un quadretto di natura, ma nessuno sa di che
Il pittore, che è un bel matto, ha uno scatto e dice: "Embè?
Non vi piace quel ritratto, vi fa rabbia, ma perché?"
E quando c'è la salute tutto il resto non conta
Tutto il resto non conta, non conta, non conta, non conta perché

Sulla terra amata e pazza, ma che fretta d'arrivar
Ci si affanna, ci si ammazza per un pugno di danar
Chi si logora il cervello, chi non può perché non l'ha
E badando a questo e a quello la salute se ne va
E quando c'è la salute tutto il resto non conta
Tutto il resto non conta, non conta, non conta, non conta perché
E quando c'è la salute tutto il resto non conta
Tutto il resto non conta, non conta, non conta, non conta perché
Perché, perché, perché