Per la strumentale di “Pulpebre”, Squarta ha campionato “Philadelphia Morning” del compositore Bill Conti, brano tratto dalla colonna sonora del film Rocky.
Il nome della traccia nasce da un gioco di parole tra “palpebre” e “pulp”, termine che indica una produzione letteraria o cinematografica cont...
[Testo di "Pulpebre"]
[Ritornello]
Sigilliamo le nostre palpebre chiuse
Scroscia l'acqua giù nelle pozzanghere infestate da meduse
Stringiti a me, man, perché mi sembra di viaggiare
Su un fottuto battello interstellare o no?
Io viaggerò giorno e notte senza fermarmi mai
Fino a guardare quando ti spegnerai
Nell'impalpabile fuliggine delle notti eterne
Noi qui a Roma siamo solo lanterne
[Strofa 1]
Ti dico grazie da un milione di stelle lontano
Sei più vicina che nel mio palmo di mano
Freddo glaciale nei pullover le strade sono vuote
Eppure vedo astronavi nei cerchioni delle ruote
Tu gravita in questa confusione instabile
E orientati ti immagino per me sei inestimabile
Mani di Dio non pervenute in queste lande
Mi sorreggo da solo sui grissini di gambe
Scagliamo frecce in aria che scompaiono riappaiono
E in una nuvola di polvere ci abbagliano
Stelle in stiva non saremo niente William Hurt
Cristo is gone scarto al volo un altro tylenol
Vai spara fai sentire al mondo il più finto dei "Tutto a posto"
Ti capisco bene e forse troppo
Grande terraferma ombre che fanno scherma
Fatti un piantarello e spalma la mia felpa
[Ritornello]
Sigilliamo le nostre palpebre chiuse
Scroscia l'acqua giù nelle pozzanghere infestate da meduse
Stringiti a me perché mi sembra di viaggiare
Su un fottuto battello interstellare o no?
Io viaggerò giorno e notte senza fermarmi mai
Fino a guardare quando ti spegnerai
Nell' impalpabile fuligine delle notti eterne
Noi qui a Roma siamo solo lanterne
[Strofa 2]
Osserva queste scarpe ciondolare sul muro
E sotto l'universo il mio sorriso canguro
Il vento sulle vele dita tra le ringhiere che sbattono
È come un muro che impatto e dimentico
Per finalmente scivolare
Nella notte cattiva mia pietra miliare
Tu calmami sedami con un dardo
Mangiamoci e diventiamo due palle di lardo
Soffia sulle candele che vacillano
Lascia accese quelle che si distinguono
Cuori in corsa le nostre menti si svuotano
Rimbalza nei palazzi la tua voce è un sassofono
Ti porterò in giro in piedi sulle mie spalle
Ciondoleremo investiremo la gente su un tandem
La pioggia blu dei freni, dei treni
Ti avrei incontrato anche se non esistevi