[Testo di "Preso blu"]
Ma quanta arroganza si spreca
Per quali mediocri orizzonti
Il senso di vaga impotenza
Di un giorno di pioggia
Al gusto di pioggia
In giorni di pioggia
Con quali blindate paure
Confonde l'amaro tra i denti
L'insipido blu polizia
Di un giorno di pioggia
Al gusto di pioggia
In anni di pioggia
Ma sai dirmi dove sei
Se ti chiedo dove sei?
Ti nascondi, dove sei?
Il vuoto delle tue certezze tra le tue pareti
Che ora inchiodano il silenzio tra noi due
Disordine interiore, ma ordine nel paese
Prigioni, tribunali, cellulari o forse chiese
Paura della morte, paura della vita
Paura che la vita, sfuggendo tra le dita
Paura che diversa sarebbe anche possibile
Paura del diverso, paura del possibile
In quali silenzi riecheggia
La rabbia delle tue certezze?
Perché non ci provi ad arrenderti
A un giorno di pioggia?
Al gusto di pioggia
In anni di pioggia?
Se ti chiedo dove sei
Non sai dirmi dove sei
Ti nascondi, dove sei?
Ma sai dirmi dove sei
Se ti chiedo dove sei?
Ti nascondi, dove sei?
Ma sai dirmi dove sei
Se ti chiedo dove sei?
Ti nascondi, dove sei?
“Preso blu” è un testo che in qualche modo affronta il problema del pregiudizio, della discriminazione, però in un modo assolutamente inedito: ho voluto fare una cosa che non fosse la solita denuncia, il solito slogan antirazzista. E quindi parte da presupposti quasi emotivi. Cerca di andare a monte...