Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
Per creare i suoi occhi camminò fino al mare
Ed al soffio del vento si fermò per pensare
"E i capelli" lui disse "con la sabbia farò
Oro e argento prezioso per vederli brillare
Quando poi sulla spiaggia lei volesse danzare
Con quei ciotoli bianchi a lei i piedi farò"
Mentre il vento portava lontano le nubi
"La sua bocca" pensò "la farò con il fiore
Che su terre lontane tempo fa seminavo
Quarzo e perle preziose per crearle un sorriso
Quando poi il suo mondo lei volesse abbracciare
Con le onde del mare a lei mani farò"
Ed agli uccelli in volo prenderò le piume
Per crearle la pelle del viso e dei polsi
E della gazzella avrà la dolcezza
E la paura della lepre
Ed il coraggio della tigre;
Ed io so bene che, incontrando l'amore
Che per lei ho pensato
Senza esitare lo riconoscerà
Così dal suo sogno la fanciulla destava e
Tutto quel regno ai suoi occhi si apriva
E l'uomo schiudeva le braccia e diceva
"Il mondo che vedi, da tempo attendeva"
E lei lo sapeva, già lo sapeva