Paolo si sente spaesato
Da una specie di incredulità...
Sente di non avere certezze
Pur se ne fanno la svendita
Dagli show in TV della sera
Alle secche della virtualità
Dove sfilano le opinioni
Con la loro stoffa generica
Si chiede come si potrà mai fare
Per darsi vita e rintracciare
Le anime belle e salve che cantava De André
Perché rifiuta di accettare di essere l'unico anormale
Ma come si può fare a rintracciare le anime
Che ti son simili?
Paolo odia ciò che accade
Nella quotidianità
Negli uffici o per le strade
La gente non lo stimola
Lo scenario è un melodramma
Di artificiosità
Con inserti di forzata
Vuotaggine
Si chiede come si potrà mai fare
Per darsi vita e rintracciare
Le anime belle e salve che cantava De André
Perché rifiuta di accettare di essere l'unico anormale
Ma come si può fare a rintracciare le anime
Che ti son simili
Perché sensibili
Molto meno fragili
Di chi tutto crede
Di sapere
Di quel grande nulla che sa?
E poi si intristisce, pieno di dubbi...
E poi si incupisce, vedendosi di spalle partire...