La canzone è il proseguimento di “Ci Ha Sposati Il Mare”. Si parla della stessa storia d'amore, ma dopo 5 anni le dinamiche sono un po diverse, l'amore maturo ha alti e bassi, ma nonostante tutto resiste.
Ci ha sposati il mare...mare che diventa oceano
Questi mostri che mi abitano non finiscono mai, rinascono, si rigenerano
Ma io ho la testa dura e un modo per buttarli fuori e incatenarli finché non si incenerano
Li sgozzerò uno a uno, sangue caldo sulle dita
Perché rivoglio i miei occhi e rivoglio la mia vita
Voglio togliere ‘sto filtro dalle iridi
Che mi fa dimenticare chi siamo e mi mostra solo i limiti
Dammi la mano, andiamo sulla Luna
Torniamo leggeri e spensierati come spuma
Camminiamo spaventati dentro questi sentieri
Verso mete coraggiose e senza consiglieri
Per realizzare i nostri desideri, e avere occhi un po più pieni Rimanendo veritieri
Dimmi tu perché vuoi starmi affianco, dimmi in me che cosa vedi?
La risposta è nella vita scorsa e noi ne siamo eredi
E’ la voce dei tuoi occhi che mi rende pazzo
Per questo il più delle volte io non li guardo
Perché se poi finisce che ti lascio
Muoio trafitto da un ultimo bacio
Ma se non ti guardo, mi dimentico che sei lo spazio
E io sono il tempo
Avvolti uno nell’altro, come primavera e Marzo
Come foglie e vento
Passo dopo passo, mare che diventa oceano
Quanti errori che commetto, dammi una calcolatrice
Questa storia muore e poi risorge, sembra una fenice
I nemici sono tanti, serve una mitragliatrice
Ma il problema è che son dentro, sono loro incubatrice
Ma non mi avranno se combatto tutti i giorni
Ho un tesoro da proteggere, anche se loro sono enormi
E io son solo, e queste voci sussurrano
E i tuoi silenzi urlano
La morale della favola è che esiste il bene e il male
E la guerra è dentro la mia testa e nella tua uguale
Servirà molto coraggio, ma sta vita è tutta un tuffo
E in fondo forse non c’è nulla, ma secondo me c’è tutto
Quindi parla un’altra volta, apri le palpebre
Lascia uscire la tua luce, siamo stelle intergalattiche
Non apparteniamo a loro, siamo soli a illuminarci
Se vorrai ci sarò sempre, siamo nati per salvarci
E’ la voce dei tuoi occhi che mi rende pazzo
Per questo il più delle volte io non li guardo
Perché se poi finisce che ti lascio
Muoio trafitto da un ultimo bacio
Ma se non ti guardo, mi dimentico che sei lo spazio
E io sono il tempo
Avvolti uno nell’altro, come primavera e Marzo
Come foglie e vento
Passo dopo passo, mare che diventa oceano
Dimmi tu perché vuoi starmi affianco, dimmi in me che cosa vedi Forse la risposta è nella vita scorsa, e noi ne siamo eredi
Dimmi tu in che cosa credi, dimmi se resteremo in piedi
O crolleremo imprigionati da due fedi, baby
E’ la voce dei tuoi occhi che mi rende pazzo
Per questo il più delle volte io non li guardo
Perché se poi finisce che ti lascio
Muoio trafitto da un ultimo bacio
Ma se non ti guardo, mi dimentico che sei lo spazio
E io sono il tempo
Avvolti uno nell’altro, come primavera e Marzo
Come foglie e vento
Passo dopo passo, mare che diventa oceano
Ci ha sposati il mare, e sai non me lo scordo, no
La marcia nuziale: un’onda su uno scoglio
Al posto di Dio: due bambini che ridevano
Siamo due bimbi anche noi, gli occhi lo rivelano