[Testo di "Miseri"]
[Strofa]
Ti prego, tu tienimi
Sono teso come tendini
Vale la pena solo per pena
Mi chiedo fin dove correvi?
Come l'ennesimo cavallo pazzo
Non si contiene quel solito dato di fatto
Lo vedo nervoso e distratto
Ora che stanno col fiato sul collo
Leggo e lo gonfio, è fegato d'oca
Una costanza di ferro
Quando il quartiere ti fa da corazza, il cemento
Dove si ferma, niente riposa
Come l'assenza, come la noia
Quando la calma non ti fa niente
E pure il niente è solita storia
Adеsso che odiare è soltanto uno svago
E come sеmpre l'amore è scontato
E quando parlavi con gli occhi
Ora che basta un messaggio che tanto alla fine scordiamo
E cosa creiamo?
Tanto quanto distruggiamo
Prima un abbraccio, poi dopo ti uccidono, ridono
Pure coscienti di quel che vediamo
Ci lamentiamo, senza reagire
Voi non volete sciupare la casa in cristallo nel quale vivete
Bevete veleno e menzogne, ne voglio uscire
Come da un covo di vipere, ora che sento sul corpo le spire
E vi riconosco dall'iride come le scuse più misere
[Ritornello]
Io che sono fuori di me
E quanto non è facile ricredersi?
È colpa loro, mai di te
E come fate a non sentirvi mai colpevoli?
E non sopporto più discorsi miseri
Solo chi ha tempo può decidersi
Io non scordo quei bugiardi così miseri
Che cercano attenzioni, ma soltanto per convincersi
[Outro]
Io non scordo quei bugiardi così miseri
Io non scordo quei bugiardi così miseri