Stefano Rosso
Stefano Rosso
Stefano Rosso
Stefano Rosso
Stefano Rosso
Stefano Rosso
Stefano Rosso
Stefano Rosso
Stefano Rosso
Stefano Rosso
Stefano Rosso
Stefano Rosso
Questa è l'Italia mia, malata di far West
Con troppa gente che scarseggia in allegria
Dei mille santi in cielo e dalla chioma bruna
Dei capoccioni e della cassa malattia
Così è l'Italia mia che soffre a "mezzogiorno"
Che sputa rabbia e figli e sogna la poesia
Che ingoia il rospo e che si medica col vino
Dove c'è mamma, dove c'è Ninetta mia
Questa è l'Italia mia che muore di finanza
Dove i miei vecchi m’hanno fatto professore
Perché crescevo in testa e mamma là in "panza"
Dove ho confuso il portafogli con l'amore
Dove imparai la mia prima poesia
Casa de mamma, casa de mamma mia
Dove gridai la mia prima preghiera
Prima di masturbarmi, beh... quasi ogni sera
Dove ho capito che la vita è bella
E se non fosse tanto, hai solo quella
Dove stampai le mie prime canzoni
Pagato a pesci in faccia da buffoni
Questa è l'Italia mia, malata di far West
Con troppa gente che scarseggia in allegria
Dei mille santi in cielo e dalla chioma bruna
Dei capoccioni e della cassa malattia
Così è l'Italia mia che mangia carboidrati
Carne argentina e veste il culo coi blue jeans
Che fa i suoi comodi con i poveri e i soldati
E impreca a chi inventò il lavoro il lunedì
Dove ho saputo che puoi vivere alla grande
Ma senza scrupoli, senza mutande
Dove la favola finisce bene, è vero
Ma sopra i libri e in qualche ministero
Dove ho sorriso e allora mi ha risposto:
“E non t'allargare, amico, e sta' al tuo posto”
Dove ho scoperto poi chi era la befana
Dei figli è mamma e per i grandi è una puttana
Questa è l'Italia mia che copia le canzoni
Ma non la cambierei con niente mai perché
Mi fa soffrire da lontano e capirete
Ha gli occhi neri e il culo come piace a me
Malati di far west was written by Stefano Rosso.